“Partecipo per vincere, ma non a tutti i costi, perché non scendo a compromessi” si è presentata così Rita Saraò alla cittadinanza foggiana senza pacchetti di voi e senza promettere posti di lavoro.
LA SCELTA DI COMPETERE. “Ho deciso di cimentarmi in questa competizione –  ha dichiarato la candidata alle primarie del PD – grazie alla spinta di un gruppo di persone,  che si sta sempre più allargando come una macchia d’olio, che mi ha  incoraggiato a percorrere questa strada per cambiare in meglio il futuro  della nostra città”.
IL DEGRADO CITTADINO. Per Rita Saraò sarà  molto importante creare  nuove opportunità di lavoro, soprattutto per i  giovani, e curare il  decoro urbano. “Per molto tempo – ha continuato – ho assistito al  degrado cittadino ed ora sento di metterci la  faccia, insieme a tante  altre persone che credono nel bene comune e che  sentono la  responsabilità e il bisogno di ripartire”.
GLI  OBIETTIVI. “Non  ho pacchetti di voti, non scendo a compromessi  con  nessuno e non  prometto posti di lavoro – ha proseguito la candidata –  perché  questi metodi  noi li combattiamo quindi non li possiamo  praticare”. Come  primo  obiettivo la Saraò si prefissa la legalità ma  non tralascia il  lavoro,  l’internazionalizzazione e l’acquisizione dei  fondi comunitari. 
NESSUNA   ESPERIENZA POLITICA. “Metterò tutta  la mia esperienza al  servizio  della  città – commenta Saraò – È vero  non sono mai stata  consigliere   comunale  ma sono stata in una pubblica  amministrazione  per trent’anni e   ci sono ancora oggi, quindi, so bene  come funzionano  le cose e so cosa   significa la trasparenza e il bene  comune”.
SCONFIGGERE  I  ‘POTERI  FORTI’. “Se riusciremo a  sconfiggere i  ‘poteri forti’  avremo  fatto il  nostro dovere – ha  spiegato - e  potremo  ricominciare a  credere nel  futuro dei  nostri giovani. Nella  nostra  città possono  essere realizzate   moltissime iniziative solo  se al  centro ci sarà il  bene comune e non il   bieco interesse  privato. Solo  se sconfiggiamo i  ‘poteri forti’ potrà   vincere la  nostra città e i  nostri figli”.
LA  PRIMA DECISIONE  DA   SINDACO. “Se fossi  sindaco già da domani –  ha  concluso Saraò –    raggrupperei alcuni  ragazzi realmente  competenti per  farli partecipare    ai progetti  europei per poi poter  riuscire ad  acquistare i fondi    dell’Unione  Europea. Mi batto  soprattutto per loro  perché non voglio    vederli  abbandonare la città  quando c’è la  possibilità di creare    opportunità  di lavoro grazie  ai fondi  comunitari”.