Sono state eseguite 5 ordinanze di custodia cautelare a carico di altrettanti soggetti (un'altra persona destinataria è latitante) residenti in provincia di Foggia, da parte del personale della Squadra di Polizia Giudiziaria della Sezione Polizia Stradale di Taranto, in collaborazione con le Squadre di Polizia Giudiziaria di Bari e Foggia del Compartimento Polizia Stradale per la Puglia.
I REATI. I reati si sono verificati nella provincia jonica e su tutto il territorio nazionale tra il 2011 e il 2012. Le cinque persone sono indagate a vario titolo e in concorso tra loro per reati di furto aggravato tentato e consumato, simulazione di reato, ricettazione di merce di provenienza furtiva, detenzione e porto abusivo di armi, nonché detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
L’INDAGINE. L’indagine, durata circa 2 anni, era iniziata dopo un tentativo di furto avvenuto l’8 ottobre 2011 in agro del comune di Mottola in provincia di Taranto, ai danni di un’azienda di prodotti alimentari. Nel prosieguo si sono susseguiti una serie di altri tentativi di furto consumati sul territorio della provincia jonica.
16 PERSONE DEFERITE. L’analisi del fenomeno criminoso e le particolari circostanze collegate al rinvenimento di veicoli industriali in aree vicine ai luoghi dove venivano consumati i furti, hanno consentito l’individuazione e il deferimento di 16 persone, residenti nelle province di Foggia, Bari e Matera, dedite alla consumazione dei reati di furto e alla successiva ricettazione di merce di ogni genere che veniva ‘piazzata’ sul territorio nazionale.
IL SISTEMA ILLECITO. Si è poi delineato un sistema di illecito utilizzo di veicoli industriali, per il trasferimento della merce rubata. I veicoli presentavano dei difetti tra l’intestazione del nominativo del proprietario, presente in banca dati PRA, e quello in banca dati Motorizzazione, al fine di creare una disomogenea riconducibilità del veicolo, nel tentativo di nascondere la reale responsabilità del reato.
I FURTI. I furti si concentravano in maniera particolare sugli alimentari, quali salumi, formaggio e olio di oliva, ma anche sul grano e bibite di note marche. Non sono mancati tuttavia furti di ingenti quantitativi di carburante e ceramiche.
GLI ARRESTI. In carcere sono finiti: Luigi Carosiello, 55 anni, Ruggiero Valentino, 44 anni, Antonio Carosiello, 43 anni. Mentre sono finiti ai domiciliari Giovanni Carosiello, 31 anni e fratello di Luigi, e Antonio Morra, 44 anni.