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  • Pubblicata il: 18/11/2019 11:23:41

Da San Paolo Civitate parla Pierpaolo Piras, un tumore raro e una sola speranza: “raggiungere 500mila euro”

L’appello del 42enne e la raccolta fondi online

È di Cagliari, ma risiede a San Paolo Civitate, in provincia di Foggia. Ha un tumore raro e una sola speranza: la Car-T, una cura sperimentale. Due gli ospedali che potrebbero salvarlo, entrambi all’estero: il Saint Louis di Parigi oppure lo Sheba Medical Center di Tel Aviv.

130MILA EURO RACCOLTI. In un recente messaggio video, Pierpaolo Piras, 42 anni, è intervenuto in prima persona, parlando davanti a una telecamera e pubblicando il suo videomessaggio in cui ringrazia quanti hanno sostenuto con una donazione la sua battaglia e quanti, ancora, lo faranno. “Siamo lontani dalla cifra – dice Pierpaolo, visto che bisogna raggiungere circa 500mila euro – ma abbiamo raggiunto in una settimana i 130mila euro”. C’è speranza, dunque, nelle sue parole: “Ho notato una fantastica dimostrazione di affetto, ho ritrovato amici di vecchia data, della scuola e dell’università, questa malattia è servita anche per riallacciare dei rapporti”. Una speranza che passa per il sito www.Gofundme.com e che ha mobilitato anche le società di calcio del Cagliari e del Foggia (nel video qui pubblicato è indicato anche l’iban, in alternativa).

IL MALE DI PIERPAOLO. "Abbiamo bisogno di aiuto, dobbiamo fare in fretta per salvarlo": questo, invece, l'appello dei familiari. Nello specifico, lo scorso febbraio Pierpaolo ha scoperto di essere affetto da una forma di linfoma non-Hodgkin. Un tumore finora resistente a tutte le cure svolte in questi mesi: ha affrontato più cicli chemioterapici, secondo le indicazioni dei protocolli medici nazionali, affrontando anche una terapia sperimentale attraverso il farmaco Polatuzumab, arrivato direttamente dagli Stati Uniti, ma senza risultati. Attualmente, sta affrontando l'autotrapianto di cellule staminali, nella speranza che possa sottoporsi quanto prima la Cart -T, ancora non disponibile per tutti in Italia. L’unica possibilità è raggiungere quella cifra e andare all’estero, in Francia o in Israele.

di Redazione