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  • Pubblicata il: 19/07/2013 12:11:00

San Severo: era latitante da quasi un anno, preso nel giorno del suo compleanno

L'uomo è stato arrestato mentre spegneva le candeline

I carabinieri della Compagnia di San Severo e gli agenti del Commissariato cittadino hanno tratto in arresto, in un’operazione congiunta, il latitante pluripregiudicato Massimo Di Matteo, di 42 anni, con precedenti per estorsione, rapina aggravata, porto illegale di armi, evasione, ricettazione, furto e lesioni personali.

LA LATITANZA. L’uomo si era reso irreperibile dall’ottobre 2012 quando - destinatario del provvedimento emesso dal magistrato di sorveglianza con cui si disponeva la revoca dell’affidamento in prova di cui beneficiava presso una comunità per tossicodipendenti di Corato - si era sottratto all’arresto. L’uomo è stato individuato in un ristorante in una zona rurale di San Severo mentre festeggiava il suo 42esimo compleanno con alcuni parenti.

A carico di Di Matteo, che doveva scontare una serie di condanne tra cui una recente per estorsione, pendeva un ordine di carcerazione scaturito da una serie di comportamenti inosservanti del programma terapeutico della Comunità che lo accoglieva. L’uomo infatti, oltre ad assumere di frequente atteggiamenti aggressivi nei confronti dell’equipe e degli altri utenti della comunità di recupero e disporre di un telefono cellulare con il  quale teneva contatti con l’esterno, era solito introdurre all’interno del centro sostanze alcoliche di cui faceva uso.

LA CATTURA. Il provvedimento restrittivo emesso dall’autorità giudiziaria era rimasto inevaso in quanto il 42enne fuggiva dalla Comunità dandosi alla latitanza, facendo perdere ogni traccia di sé fino a sabato sera quando è stato notato in un ristorante di San Severo da un carabiniere ed un poliziotto liberi dal servizio. I due appartenenti alle forze dell’ordine, riconosciuto il latitante riunito con i familiari a pranzo, hanno deciso di non fare irruzione subito nel locale ma di allontanarsi senza perderlo di vista in attesa dei colleghi chiamati in rinforzo.

Il blitz è scattato intorno alle 15 di sabato, quando circa una ventina di uomini tra carabinieri e poliziotti, dopo aver circondato l’agriturismo ubicato in un’area di campagna in località “Posta del Principe”, sono penetrati all’interno del locale. Nel trambusto generale creato ad arte dai parenti, il pregiudicato ha cercato di dileguarsi attraverso una finestra del retro del ristorante ma, vistosi circondato, è rientrato all’interno del locale provando a nascondersi in cucina dietro un grosso frigorifero dove è stato definitivamente bloccato da un carabiniere che ha messo fine alla sua latitanza. Dovrà scontare 2 anni di reclusione.

di Redazione