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  • Pubblicata il: 27/05/2013 11:55:01

San Severo: lei rifiuta di prostituirsi e lui le incendia la casa, arrestato 33enne albanese

Dovrà rispondere anche di percosse e minacce

Lei rifiuta di prostituirsi e lui le incendia la casa. Con l’accusa di incendio doloso, percosse e minaccia aggravata i carabinieri di San Severo hanno tratto in arresto Klajdi Toska, 33enne albanese.
IL FATTO. L’uomo all’ennesimo rifiuto della convivente, una trentenne cittadina bulgara, di prostituirsi sulla SS 16, probabilmente in preda ai fumi dell’alcool, ha iniziato a percuoterla con pugni al volto e ad afferrarla alla gola. Un attimo di distrazione dell’albanese ha consentito alla giovane donna di fuggire dall’abitazione e mettersi in salvo. Dopo aver girovagato per il paese in cerca di aiuto, la vittima ha incontrato una pattuglia dei Carabinieri ed ha raccontato loro l’accaduto. Proprio in quel momento ha ricevuto una telefonata dai vicini i quali le hanno riferito che il suo compagno le stava incendiando casa. Il giovane albanese, dopo aver dato fuoco all’abitazione della convivente,  aveva sfondato a calci la porta dei vicini, una coppia di anziani di origini bulgare, intimando loro di uscire poiché voleva appiccare il fuoco anche alla loro abitazione. Inutile il tentativo di ricondurlo alla calma, i due hanno fatto in tempo a racimolare le cose più preziose e ad uscire perché l’albanese, con un accendino, ha dato fuoco al piumone del letto. Vani anche i tentativi degli anziani di spegnere le fiamme che si sono propagate ai tappeti e all’intera abitazione, danneggiando gli interni.
I SOCCORSI. Solo l’immediato intervento di tre squadre dei Vigili del Fuoco ha scongiurato ulteriori e più gravi conseguenze quali possibili scoppi e la diffusione delle fiamme ai piani superiori dell’edificio. Le descrizioni fornite dai testimoni e dalla convivente unite alla profonda conoscenza del territorio dei carabinieri, hanno consentito di ricostruire in brevissimo tempo quanto verificatosi e rintracciare, poco dopo, il 33enne presso il domicilio di un suo connazionale dove era in un letto, vestito, sotto le coperte. Il piromane ha tentato di non farsi identificare non rispondendo alle domande dei carabinieri che lo hanno ugualmente riconosciuto e condotto in caserma. Indosso all’uomo sono state rinvenute una carta d’identità ed una patente false, entrambe rumene, usate dal giovane nel tentativo di celare la propria identità. A suffragare gli elementi raccolti dai Carabinieri i filmati estrapolati da un impianto di videosorveglianza lì presente e che hanno registrato le fasi dell’intera vicenda.

di Redazione