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  • Pubblicata il: 11/01/2020 19:43:43

#Satira Al corteo c'erano anche molti politici, temevo arrivasse un fulmine...

Cronaca semi-seria della manifestazione antimafia

Mi hanno chiesto “E tu ci sei andato alla marcia di Libera?”. Certo che ci sono andato, ci tenevo tantissimo all'iniziativa sulla legalità. Pensa che mi sono messo in malattia per andarci! No uagliù, sto scherzando, ho la partita Iva e non posso mettermi in malattia. Però ci sono andato a piedi, parcheggiare su qualche marciapiede non sarebbe stato molto carino...

IL CLIMA. Eravamo tantissimi, c'erano un sacco di ragazzi. L'ultima volta che ho visto tanti giovani in piazza è stato all'iniziativa per il clima. Che poi secondo me le cose sono collegate. Qualcuno ha calcolato l'impatto sul surriscaldamento globale che hanno le bombe e gli incendi ai negozi foggiani? Abbiamo poche fabbriche ma inquiniamo più di Milano...

MEGLIO FACEBOOK. Il giorno dopo ci siamo svegliati con la notizia della bomba al negozio di Ortanova. L'avevo detto io che la manifestazione non serviva a niente. Per fermare la mafia foggiana bisogna lamentarsi tutti su facebook. Secondo me se lo facciamo tutti entro al massimo due settimene i mafiosi abbandonano le armi e iniziano a cercarsi un lavoro onesto...

I NEGOZIANTI. Durante tutto il tragitto l'accoglienza di quelli che erano a bordo strada è stata straordinaria. Solo un commerciante ci ha detto: “Ma se chiudono le strade per le vostre manifestazioni noi negozianti come facciamo a lavorare?”. Quello vicino a me gli ha risposto: “Pensa un po' tu i commercianti a cui hanno fatto esplodere il negozio come fanno a lavorare...”.

I POLITICI. Davanti al corteo, dopo le vittime della mafia, c'erano i politici e le autorità. Niente in contrario, anzi credo sia giusto. Ad un certo punto però mi sono trovato di fianco ad un paio di personaggi che mai mi sarei sognato di vedere ad una manifestazione sulla legalità. Per carità io non sono nessuno per giudicare, ma il rischio che arrivasse un fulmine dall'alto mi pareva era serio e nel dubbio ho pensato di accelerare il passo e andare avanti...

I VECCHI AMICI. Nota personale. C'era tanta bella gente. Ho ritrovato un sacco di persone che non vedevo da anni. Quasi tutti mi dicevano: “Madò la barba bianca, ti sei fatto vecchio”. Penso che non li rivedrò per un altro bel po' di anni...

LO STADIO. C'erano pure un sacco di amici che di solito incontro allo Zaccheria. Abbiamo pensato a quelli che dicono che noi uomini foggiani ci interessiamo solo al calcio e alle belle donne. Cosa non affatto vera. Comunque c'era una brunetta davanti che era proprio carina... (appropò, il ragazzo con cartello sul pizzo ha vinto, è una battuta vecchia ma sempre valida).

11 MILA LEONI. Ad un certo punto dicevano che eravamo 11 mila. Allo stadio cantiamo “11 leoni”, ecco secondo me per vincere la partita contro la mafia servirebbero 11 mila leoni. Sempre che l'arbitro non si faccia corrompere e vada in favore degli avversari. Ma quelle sono cose che succedono nel calcio, gli uomini delle istituzioni sono incorrutibili, figuratevi se...

DON CIOTTI. Quello che mi ha colpito di più è stato Don Luigi Ciotti. Non solo per l'intervento finale, durante il percorso ha fatto decine di interviste senza mai dire le solite banalità che si dicono in questi casi. E poi ha avuto una pazienza incredibile con tutti quelli che si avvicinava per una foto, un saluto, un ricordo. Secondo me è perchè è un prete e trova la forza per avere pazienza nella fede... e poi non ha una moglie a casa...

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di Sandro Simone