Dopo l'istanza presentata dagli avvocati Michele Curtotti e Francesco Paolo Sisto il GIP Armando Dello Iacovo ha disposto la revoca degli arresti domiciliari nei confronti di Napoleone Cera a cui resta solo l'obbligo di dimora nel comune di San Marco in Lamis.
LA
DECISIONE DEL GIP. I legali sono riusciti a dimostrare che le
condotte di Napoleone Cera e di suo padre Angelo vanno valutate
separatamente, in particolare per la presa di distanza del figlio
riscontrata in alcuni messaggi inviati a sua madre e a Francesco
Santoro, il direttore generale del Consorzio di Bonifica. In base a
questi elementi l'imputato sarebbe accusato del reato di tentata
induzione (ex. art. 56 e 319 quater del codice penale) anziché di
quello più grave di tentata concussione (ex art. 56 e 317) e, per
via della parametrazione della misura alla entità del fatto, il GIP
ha deciso di sostituire la misura detentiva con quella dell'obbligo
di dimora, comunque adeguata alle esigenze cautelari.