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  • Pubblicata il: 04/06/2015 12:12:50

Ipercoop Foggia, è il giorno dello sciopero dei lavoratori

La protesta contro il piano di mobilità di Coop Estense

Sono in sciopero da stamattina lavoratori degli ipermercati Coop di Puglia e Basilicata per dire 'No' al piano di mobilità avviato da Coop Estense e alla proposta di esternalizzazione di alcuni reparti all’interno dei punti vendita.

LA PROCEDURA DI MOBILITA’. La procedura di mobilità aperta nei confronti di 147 lavoratori di Puglia e Basilicata a causa degli esuberi dichiarati dalla Coop Estense riguarda 18 lavoratori a Foggia. “Siamo molto preoccupati – dichiarano i lavoratori in presidio - perché si è esaurita senza un accordo la prima fase sindacale della procedura e questa mattina siamo stati convocati al Ministero del Lavoro per iniziare la seconda fase. L’auspicio è che si possa trovare finalmente una soluzione anche perché noi abbiamo risposto in maniera positiva e propositiva alle richieste di Coop Estense di una riduzione dei costi del lavoro di oltre 1,3 milioni di euro".

ESTERNALIZZAZIONE DI ALCUNI REPARTI. “Abbiamo accettato una riduzione di alcune indennità previste dal contratto integrativo aziendale – continuano i lavoratori - ma nonostante questa nostra proposta Coop Estense continua a evidenziare la necessità di avviare l’esternalizzazione di alcuni reparti. Siamo contrari a questo tipo di soluzione - incalzano gli scioperanti perché non riduce i costi dell’ipermercato ma anzi li aumenta. A ridursi, invece, sarebbero le tutele e i diritti dei lavoratori assunti dalle società esterne a cui si vorrebbero affidare in gestione i reparti”.

ADESIONE ALL'80%. “Ci auguriamo che dalla riunione di oggi possa emergere una valutazione positiva – concludono i lavoratori - per far sì che questa vertenza si chiuda senza il licenziamento di nessun lavoratore e che ci sia una fase di rilancio degli ipermercati Coop a Foggia, in Puglia e in Basilicata”. Secondo i lavoratori, la percentuale di adesione allo sciopero dei lavoratori è di circa l'80% e tra coloro che non hanno aderito vi sarebbero soprattutto dipendenti che ricoprono figure dirigenziali.

di Tiziana Cuttano