"E' per noi un importante segnale che la Provincia abbia manifestato la ferma intenzione di risolvere i problemi attualmente presenti. Abbiamo quindi ripreso ogni attività scolastica e riabilitativa basandoci per ora solo sulla fiducia nelle parole della dottoressa Maraschiello, la quale ci ha chiesto 10 giorni di tempo per provvedere all’erogazione della cifra che spetta ai bambini che frequentano l’istituto".
Dopo la campagna mediatica attivata dagli operatori dell'Istituto foggiano Filippo Smaldone contro il taglio dei servizi di assistenza e riabilitazione per i bambini affetti da sordità, in Provincia, ente che nei giorni scorsi aveva deciso la sospensione delle attività specifiche dello Smaldone, sembra muoversi qualcosa.
Le suore responsabili dell'Istituto sono state infatti convocate dalla dirigente dell'assessorato provinciale alle Politiche sociali, Luisa Maraschiello, la stessa che aveva firmato la lettera di abolizione delle attività di assistenza ai bambini audiolesi, attività fino al 2012 finanziate dalla Provincia (in collaborazione con la Regione) attraverso la stipula di una convenzione.
La Maraschiello avrebbe rassicurato la superiora e la direttrice dello Smaldone che in brevissimo tempo si troverà una soluzione alla questione, a partire dal risanamento del debito che la Provincia ha nei confronti di docenti, educatori, logopediste e personale psico-pedagogico altamente specializzato dello Smaldone per ciò che riguarda la quota spettante per l'anno scolastico 2012/13. L'intenzione inoltre sarebbe quella di garantire la continuità del rapporto di convenzione anche per questo nuovo anno scolastico apportando però delle modifiche ad alcuni articoli della stessa, modifiche che riguarderebbero ad esempio la cancellazione del servizio mensa all'ora di pranzo. Su questo punto, però, gli operatori si dicono contrari perché ciò comprometterebbe la continuità dell'attività terapeutica a sostegno dei bimbi audiolesi.
In ogni caso, continua il personale dello Smaldone in una nota: "E' per noi un importante segnale che la Provincia abbia manifestato la ferma intenzione di risolvere i problemi attualmente presenti. Noi - continuano gli operatori dello Smaldone - abbiamo ripreso ogni attività scolastica e riabilitativa basandoci per ora solo sulla fiducia nelle parole della dottoressa Maraschiello, la quale ci ha chiesto 10 giorni di tempo per provvedere all’erogazione della cifra che spetta ai bambini che frequentano l
IL DIETRO-FRONT DELLA PROVINCIA. E' il passaggio conclusivo dell'ultima nota inoltrata alla stampa dagli operatori scolastici dell'istituto di assistenza e riabilitazione per bambini audiolesi "Filippo Smaldone" (attivo sin dal 1960) alla luce dei nuovi sviluppi in merito al taglio totale sulle attività erogate dall'istituto (conprensivo di asilo nido, scuola dell'infanzia e primaria paritaria) deciso diversi giorni fa dalla Provincia di Foggia, ente che fino al 2012 finanziava (in collaborazione con la Regione) i servizi forniti dallo "Smaldone" attraverso la stipula di una convenzione per l'assistenza gratuita ai bambini audiolesi (così come prescrive la legge italiana).
Dopo la campagna mediatica lanciata negli scorsi giorni dagli operatori dell'istituto foggiano, e seguita con grande interesse dalla stampa locale, dalla Provincia è arrivato dunque il primo dietro-front sui tagli inizialmente decisi.
L'INCONTRO-ACCORDO. Le suore responsabili dell'Istituto sono state infatti convocate dalla dirigente dell'assessorato provinciale alle Politiche sociali, Luisa Maraschiello, che aveva firmato la lettera di abolizione delle attività di assistenza ai bambini audiolesi dello "Smaldone".
La Maraschiello avrebbe rassicurato la superiora e la direttrice dell'istituto che in brevissimo tempo si troverà una soluzione: in primis, il risanamento del debito riguardante l'anno scolastico 2012/2103 che la Provincia ha nei confronti del personale dello "Smaldone" (tra cui docenti, educatori, logopediste e personale psico-pedagogico specializzato). Dall'incontro in Provincia sarebbe inoltre emersa la volontà dell'Ente di garantire la continuità del rapporto di convenzione con l'istituo scolastico anche per questo nuovo anno, apportando però delle modifiche alla convenzione stessa.
L'ISTITUTO "SMALDONE" TRA INCERTEZZE E SPERANZE. Modifiche che andrebbero nella direzione, quantomeno, dell'abolizione del servizio mensa. Su questo punto, però, gli operatori dello "Smaldone" si dicono contrari "perché ciò comprometterebbe la continuità dell'attività terapeutica a sostegno dei bimbi audiolesi".
Resta, comunque, per il momento, la soddisfazione del personale dell'istituto foggiano che assiste i bambini sordi per essere riuscito a scuotere l'indifferenza delle istituzioni e la fiducia dello stesso, con la ripresa della attività scolastiche, che le promesse (attualmente solo verbali) dell'assessorato provinciale alla Politiche sociali vengano effettivamente mantenute.