Stampa questa pagina
  • Pubblicata il: 08/11/2019 14:32:53

Riesce a sfuggire a spedizione punitiva, correndo nudo per il paese: tre arresti per tentato omicidio 

Una spedizione punitiva con pestaggio, un regolamento di conti maturato nell’ambiente malavitoso viestano. Con un pretesto lo avevano fatto salire a bordo di un’auto e dopo averlo portato in un luogo isolato lo avevano brutalmente picchiato. Avrebbero potuto ucciderlo, ma il malcapitato - Domenico Argentiero, classe 1991, incensurato - era riuscito a sfuggire ai suoi aguzzini, correndo completamente nudo per le strade in cerca di aiuto.

LA VICENDA. I fatti risalgono alla prima serata dello scorso 8 settembre, di domenica, quando il personale di turno alla Guardia Medica di Vieste aveva contattato la locale Tenenza dei Carabinieri riferendo di aver poco prima soccorso l’uomo, ma che questi, mentre riceveva le prime cure, era improvvisamente fuggito. Il ragazzo era poi stato intercettato da una pattuglia, mentre vagava, ancora completamente nudo, in mezzo alla strada in stato di choc. 

IL RACCONTO. Immediatamente riportato al presidio medico, durante il tragitto Argentiero aveva avuto la lucidità di raccontare che un paio d'ore prima la fidanzata lo aveva contattato chiedendogli di incontrarsi per un chiarimento a seguito di un litigio. Giunto allora sotto l’abitazione della ragazza, aveva invece trovato ad attenderlo Giuseppe Della Malva, zio della fidanzata stessa. A bordo aveva trovato altre due persone già conosciute: anche se ormai troppo tardi, aveva intuito di essere caduto in un tranello al quale la ragazza si era prestata come esca. Infatti, appena giunti in una zona isolata, i tre, oltre a Della Malva, anche Vincenzo Langi, classe 1978, e Luca Luongo, classe 1982, tutti pregiudicati (i primi due ritenuti estremamente vicini al gruppo criminale facente capo a Marco Raduano), avevano preso a colpirlo ripetutamente con estrema violenza al volto, al capo e su tutto il corpo. 

LA FUGA. Mentre lo picchiavano, gli urlavano di restituire il denaro che aveva sottratto a Danilo Della Malva. A nulla erano valse le sue implorazioni e i suoi tentativi di sottrarsi al pestaggio, finché, approfittando della confusione dovuta agli spazi angusti dell'abitacolo, era riuscito a scappare. I Carabinieri della Tenenza di Vieste, immediatamente attivatisi per riscontrare la dinamica dei fatti, anche grazie alla visione dei filmati registrati dalle telecamere di videosorveglianza e dalla testimonianza degli operatori sanitari, avevano rapidamente individuato le due persone che lo avevano trovato e per prime soccorso, e che avevano confermato di aver visto correre lungo la strada quel ragazzo nudo e completamente ricoperto di sangue. Uno di loro era riuscito a caricarlo in auto e a trasportalo alla Guardia Medica, dalla quale, nel timore di essere di nuovo raggiunto dai suoi picchiatori, era fuggito. Argentiero, ricevute le prime e più urgenti medicazioni, per la gravità delle lesioni riportate era poi stato trasportato con l'eliambulanza all’ospedale di San Giovanni Rotondo, dove era stato dichiarato in pericolo di vita e, al fine di stabilizzarne le condizioni generali, farmacologicamente indotto allo stato di coma. 

GLI ACQUISTI. Le attività investigative avevano poi consentito di ricostruire nei minimi dettagli la vicenda, le responsabilità di ciascuna delle persone coinvolte e il movente, individuato nella punizione che Argentiero avrebbe dovuto subire per aver "osato" effettuare degli acquisti on-line utilizzando fraudolentemente una carta di pagamento riconducibile alla convivente di Danilo Pietro Della Malva. 

GLI ARRESTI. La Procura della Repubblica di Foggia, raccolti così gli elementi a carico dei tre indagati, aveva richiesto l'emissione del provvedimento restrittivo nei loro confronti al GIP, il quale, avendo pienamente concordato con la ricostruzione fornitagli dalla Procura, aveva provveduto ad emettere l'Ordinanza di custodia cautelare in carcere eseguita nella notte di mercoledì scorso.

di Redazione