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  • Pubblicata il: 28/08/2013 14:25:00

Stordiscono il cassiere e gli portano via l'incasso. Arrestati dalla squadra mobile

È accaduto al “Brico Io” di Foggia

Stordiscono il cassiere e rapinano l'incasso. Arrestati dalla squadra mobile
 
È accaduto al “Brico Io” di Foggia
 
 
Avevano pensato a tutto. Una squadra di cinque elementi che conosceva ogni movimento, avendo monitorato per giorni il noto punto vendita sito in Via degli Aviatori 37. E’ bastato un semplice strumento elettronico (un “teaser”, nel gergo tecnico) per immobilizzare e mettere fuorigioco il cassiere, portandogli via l'incasso di 6500 euro. Il fatto è successo nella giornata di ieri, intorno a mezzogiorno.
 
UNA SQUADRA DI RAPINATORI. A colpire, è stato il ventitreenne Mauro Calabrice, “l'uomo veloce” del gruppo. Ben sapendo tutti gli spostamenti dell'addetto al deposito bancario del noto punto vendita lo ha prima seguito e, appena avuta l'occasione, immobilizzato, strappandogli via l'incasso della giornata. Prontamente, veniva “preso” da un complice in sella ad uno scooter (ancora da identificare), guadagnando la fuga. A scortarli, intanto, altre due vetture: una Lancia Y guidata da Antonio De Sandi e una Fiat Brava con a bordo Raffaele Rendine e Nicola Manna (tutti pregiudicati). Il “passaggio di consegna” poi, è avvenuto poco dopo, in Via G. De Petra, quando l'autore del furto ha abbandonato il ciclomotore per salire a bordo della Lancia Y guidata dal sessantaquattrenne De Sandi.
 
LA POLIZIA AVEVA CAPITO TUTTO. A rovinare loro i giochi, è stata una pattuglia della squadra mobile di Foggia. Le forze dell'ordine infatti, avendo riconosciuto a bordo delle auto i tre pregiudicati, avevano già intuito quali fossero le loro intenzioni. Ad intervenire, dopo un monitoraggio costante della zona, è stata la sezione antirapina, la quale ha bloccato e arrestato i responsabili del reato. Per De Sandi e Calabrice grava l'accusa di rapina aggravata e, unicamente per il ventitreenne, anche il porto abusivo di arma; per quanto riguarda i complici invece, dovranno rispondere del reato di concorso in rapina. Il denaro,è stato riconsegnato ai responsabili del punto vendita, mentre il cassiere aggredito se la caverà con cinque giorni di prognosi
Avevano pensato a tutto. Una squadra di cinque elementi che conosceva ogni movimento, avendo verosimilmente monitorato per giorni il noto punto vendita sito in Via degli Aviatori 37. E’ bastato un semplice strumento elettronico (un “teaser”, nel gergo tecnico) per immobilizzare e mettere fuorigioco il cassiere, portandogli via l'incasso di 6500 euro. Il fatto è successo nella giornata di ieri, intorno a mezzogiorno.
UNA SQUADRA DI RAPINATORI. A colpire, è stato il ventitreenne Mauro Calabrice, “l'uomo veloce” del gruppo. Ben sapendo tutti gli spostamenti dell'addetto al deposito bancario del noto punto vendita lo ha prima seguito e, appena avuta l'occasione, immobilizzato, strappandogli via l'incasso della giornata. Prontamente, veniva “preso” da un complice in sella ad uno scooter (ancora da identificare), guadagnando la fuga. A scortarli, intanto, altre due vetture: una Lancia Y guidata da Antonio De Sandi e una Fiat Brava con a bordo Raffaele Rendine e Nicola Manna (tutti pregiudicati). Il “passaggio di consegna” poi, è avvenuto poco dopo, in Via G. De Petra, quando l'autore del furto ha abbandonato il ciclomotore per salire a bordo della Lancia Y guidata dal sessantaquattrenne De Sandi.
LA POLIZIA AVEVA CAPITO TUTTO. A rovinare loro i giochi, è stata una pattuglia della squadra mobile di Foggia. Le forze dell'ordine infatti, avendo riconosciuto a bordo delle auto i tre pregiudicati, avevano già intuito quali fossero le loro intenzioni. Ad intervenire, dopo un monitoraggio costante della zona, è stata la sezione antirapina, la quale ha bloccato e arrestato i responsabili del reato. Per De Sandi e Calabrice grava l'accusa di rapina aggravata e, unicamente per il ventitreenne, anche il porto abusivo di arma; per quanto riguarda i complici invece, dovranno rispondere del reato di concorso in rapina. Il denaro,è stato riconsegnato ai responsabili del punto vendita, mentre il cassiere aggredito se la caverà con cinque giorni di prognosi.

di Redazione