Tra studio e giochi, da Foggia a Londra per coronare un sogno: lavorare con i videogames
La storia di Domenico Prencipe
Domenico
Prencipe,
classe 1995, neo laureato presso l’Istituto
di grado Universitario di
Mediazione Linguistica “San Domenico” di
Foggia,
in questi giorni sta coronando il suo sogno: lavorare
come traduttore nel mondo dei videogames oltre la Manica. Si
tratta di una storia
di eccellenza e caparbietà,
come ce ne sono tante, soprattutto nel nostro Sud, una storia che
passa attraverso un percorso di studio portato avanti per raggiungere
un
obiettivo chiaro, che coniuga competenza e passione,
lingue e creatività, lavoro semantico e aspetto ludico.
I PASSI. Questa
storia parte dalla SSML San Domenico di Foggia,
Istituto
di
Mediazione Linguistica,
dove
Domenico si iscrive
nella classe di laurea L-12,
proprio per lavorare
un giorno nel campo che ha scelto da tempo.
La
strada è lunga
ma i risultati sulle lingue, soprattutto quella inglese,
sono
ottimi. Tre anni tuttavia passano in fretta, è tempo di tesi e
Domenico
sceglie il suo argomento, insieme al suo relatore, l'ingegner Lorenzo
Albano: “La localizzazione dei videogames”, un tema che lo
studente tratta in lingua e che è completamente immerso nei trends
più attuali. In quella
tesi di laurea
c'è tutto: anni di studio, passione e soprattutto i
sogni di un giovane della Capitanata appassionato di gaming.
STRUMENTO E FENOMENO. Domenico Prencipe si occupa di videogiochi come strumento socio-educativo e come
fenomeno economico, approfondendo proprio le professioni legate a
questo tipo di mercato: i tester e i traduttori, che vengono
frequentemente fatte coincidere, creando la
figura del QA linguistic tester.
“Oggi
possiamo affermare con orgoglio che quel sogno non è rimasto nel
cassetto, ma è diventato realtà
–
annuncia il
direttore dell'Istituto Lorenzo Albano
-. Domenico
è stato ingaggiato
da
un' importantissima azienda londinese, editrice di videogiochi, in
qualità di traduttore inglese
Italiano, revisore di testi, doppiatore e tester di videogames. Sono
diversi i nostri giovani che riescono a coronare il percorso di studi
qui da noi con il lavoro dei loro sogni, che sia all'estero o nel
nostro stesso territorio”.