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  • Pubblicata il: 06/04/2019 20:02:08

La storia della musica Brit Rock dopo i Beatles raccontata da Michele Casella

Al Teatro del Fuoco si è tenuto l’incontro con Loop Indivisual Festival 2019, un appuntamento speciale in occasione dell’ #AspettandoMedimex. Il giornalista Michele Casella ha illustrato per quasi due ore, un percorso  dedicato al Brit Rock e alle sue evoluzioni dopo i Beatles, attraverso la proiezione e il commento critico di alcuni videoclip che hanno fatto la storia della Gran Bretagna.

LA RISPOSTA AI BEATLES. Negli States la risposta ai Beatles è arrivata a fine anni 70 con Brian Eno, la scena è la no wave, il termine No wave venne coniato all'interno della sottocultura punk con intenti satirici, al fine di rigettare tutti quegli elementi commerciali  legati alla cultura popolare, a questo seguì il punk con i Sex Pistols. Parlando di post punk la band che subito salta in mente sono i  Joy Division, e la scelta musicale della serata cadrà su  Love will tear us apart (brano del 1980). Dopo la morte suicida del leader del gruppo Ian Curtis un mese prima della pubblicazione, questo brano ebbe forte  successo commerciale.

THE SMITHS. Un'altra band deflagrante sono stati i The Smiths da Manchester. Nelle loro canzoni si scorgono riferimenti alla letteratura e più in particolare a Oscar Wilde, anche per temi trattati come per esempio l’ omosessualità. Un brano  per sintetizzare l'essenza degli Smiths si trova all'interno di The Queen is dead, terzo album della band e il brano scelto è There is a light that never goes out (1986).

LA VOCE DI DIO. I Cocteau Twins fanno parte dell'etichetta 4AD che è stata, inoltre, una delle prime etichette di musica post punk. La band rappresenta la summa del dream pop. La cantante, Elizabeth Fraser, la voce dei Cocteau Twins (la ricordiamo anche in collaborazioni come quella con i Massive Attack di cui si è parlato in maniera approfondita nella data del  #Loop2019 presso il Cineporto di Foggia). Quella della Fraser è stata nominata come “la voce di Dio”. Il brano scelto per la serata è Carolyn's Fingers  (1988).

I SEX PISTOLS. Manchester nei primissimi anni 90 diventa il centro della Gran Bretagna e si crea una scena di una commistione incredibile, crogiolo di musica da ballare, il Rave e il Rock trovano un unione e ci sono gruppi che sintetizzano questa unione. Si ricorda il concerto dei Sex Pistols, quaranta spettatori tra i quali Patti Smith, Morrissey, Pete Shelley, Peter Hook e Tony Wilson. Sarà Wilson che proporrà band insolite nella sua trasmissione televisiva Granada, e farà esibire tante band nel suo club Hacienda, tra quelle che si sono esibite, ci sono gli  Stone Roses, il brano scelto per la serata è Waterfall (1989).

LIVERPOOL. Spostandoci da Manchester a Liverpool  c'è un'altra band poco conosciuta, gli La's  se non ci fosse stato il loro disco probabilmente non ci sarebbero stati i Blur e gli Oasis e tutta la scena Brit Rock. Ascolteremo There she goes (1990) dal testo “There she blows again, Pulsing through my vein, And I just can't contain” ci sono chiari riferimenti all’ eroina.

MY BLOODY VALENTINE. I pionieri del genere shoegaze (che in inglese significa "fissare lo sguardo sulle scarpe”) i My Bloody Valentine  pubblicano nel 1991 un secondo album dal titolo Loveless, un ascolto che va nel trascendentale, la musica che si relaziona alla parte visiva, non sono distinguibili le forme e i volti e allo stesso modo anche i loro suoni, la parte noise è talmente preponderante che ai concerti della band si assiste a performance composte da solo rumore bianco, in cui la gente resta in ascolto con le braccia alzate per farsi penetrare dalle note.

MOGWAI. Il momento successivo è quello del post-noise rock dei Mogwai. Letteralmente rinnovato il concetto di musica con la Chemikal Underground, nuova etichetta indipendente nata nel 1994. C'è chi definisce il Primo disco ufficiale Young Team “musica creata delle stelle”. I Mogwai sembrano vivere un conflitto costante tra angeli e alieni. La scelta musicale per i Mogwai sarà Helicon 1  (2010).

OASIS E BLUR. Si viene a creare nel 1995, quella che i giornali hanno chiamato la “battle of the brit pop” tra gli Oasis e i Blur. L'apice della battle si ha nel momento della pubblicazione di due singoli, Roll with it degli Oasis  e Country House dei Blur, questi ultimi venderanno quasi 216mila copie e alla notizia, gli Oasis risponderanno che la causa è da attribuire al prezzo d'acquisto più basso dell'album dei loro concorrenti. Live forever (1994) rimane uno dei brani più belli degli Oasis. Liam Gallagher, cantava in maniera strana agli occhi del pubblico, aveva una vocalità molto alta che richiamava il punk ma riusciva a raggiungere anche un pubblico più giovan abituato ai suoni pop. 13, il sesto album dei Blur sarà molto apprezzato, il brano Coffe and tv dei Blur (1999) sarà premiato come miglior video per l' MTV awards.

RADIOHEAD. Parlando di Radiohead, un lavoro molto interessante è il video di  Paranoid Android (1997). Ricordiamo che nel '97 c'era solo Mtv come canale di fruizione musicale e  realizzare un singolo di 7 minuti, era scelta troppo azzardata, invece, è rimasta una perla in una discografia già piena di gioielli.

BRIAN FERRY. I Roxy music band il cui cantante è Brian Ferry (che sarà a Foggia in occasione del Medimex insieme ad altri artisti). Brian Ferry è un personaggio che ha attraversato con i Roxy Music le epoche  dal glam al rock, sembra un dandy di metà novecento, eppure è riuscito a creare melodie straordinarie. Il 29 marzo sono entrati nella hall of fame della musica britannica. La scelta musicale cadrà su Avalon, ultimo album dei Roxy music (1982) e il brano scelto More than this, rappresenta la fine di un’ epoca e ci racconta perché le mareggiate non tornano indietro, perché il tempo passa e non torna più.

I FAVONIO. La serata si è poi conclusa con un live dei Favonio, band foggiana che prende il nome dal tipico vento che sferza le aride campagne della provincia di Foggia.

(Simona Auciello)


di Redazione