Un' udienza "partecipata". Non è stata una normale tappa del processo per la strage nella quale, il 9 agosto 2017, a San Marco in Lamis sono stati uccisi i fratelli Luigi e Aurelio Luciani, infliggendo una nuova e profonda ferita a tutta la comunità di Capitanata. (
Guarda il video Le vedove dei fratelli Luciani: "Non vogliamo vendetta ma giustizia").
Libera si è costituita parte civile in questo processo e nella giornata odierna, 14 gennaio, era presente, per ribadire il proprio impegno.
In aula, però, non erano soli. Al loro fianco c'erano due classi, la V D del Liceo Scientifico "Guglielmo Marconi" e la V C dell'istituto Notarangelo - Rosati di Foggia. "Rragazze e ragazzi - spieganop da Libera - che con la loro presenza hanno rimarcato la comune esigenza di verità e giustizia.
È un segnale importante, che vuole ribadire l'attenzione verso questo territorio, oltre che il nostro sostegno ai familiari delle vittime innocenti".
GUARDA IL VIDEO. #FoggiaLiberaFoggia / Ludovico Delle Vergini di Libera di San Marco in Lamis: "Oggi era importante essere qui"PARTECIPARE CON RESPONSABILITA'. "Libera - evidenziano dall'associazione - ritiene che la presenza delle mafie danneggia e offende la società civile responsabile. E gli stessi cittadini responsabili, pur non avendo subìto un danno diretto, devono sentirsi danneggiati dalla presenza delle mafie, perché viene sottratto loro il senso di appartenere a una comunità. Costituirsi parte civile in alcuni processi, emblematici, per quello che rappresentano nei territori significa entrare nelle aule, significa partecipare con responsabilità e dire con chiarezza da che parte stare: dalla parte delle istituzioni autorevoli che, nel rispetto delle regole, cercano di scrivere la verità di alcuni fatti gravi verificatisi nel nostro paese".