Stamattina Antonio Pazienza, agricoltore 42enne di San Giovanni Rotondo (Foggia)
che questa mattina ha testimoniato in Corte d'Assise, a Foggia, nel
processo a carico di Giovanni Caterino, ritenuto dall'accusa il basista
del commando armato che ha compiuto la strage di mafia di San Marco in
Lamis, in cui vennero uccisi i fratelli Aurelio e Luigi Luciani, il boss
di Manfredonia Mario Luciano Romito ed il cognato Matteo de Palma.
LA DINAMICA. "Verso le 9:30 - ha detto l'uomo riferendosi a lui e a un suo amico - abbiamo sentito dei colpi. Prima alcuni, forse cinque. Inizialmente abbiamo pensato fossero fuochi d'artificio. Poi altri colpi. Allora sono uscito dal casolare e lì ho visto una macchina grigia metallizzata dalla quale sono scese almeno tre persone che hanno fatto fuoco. Io non vedevo a cosa sparassero perché sparavamo verso la stazione". L'uomo è stato ascoltato come testimone del quadruplice omicidio. "Non mi sento assolutamente un eroe. I signori Luciani - ha aggiunto - sono i veri eroi". (Foto ANSA).