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  • Pubblicata il: 31/07/2012 16:24:02

Successo a Rignano per "Locanda Almayer"

La mise-en-scene finale dei corsisti del workshop a cura del Teatro dei Limoni

Ai piedi della suggestiva Torre Baronale di Rignano Garganico i venti attori del secondo workshop “Residenza Artistica”, organizzato da Roberto Galano del Teatro dei Limoni di Foggia (guarda la videointervista), hanno dato vita, domenica 29 luglio, alla “Locanda Almayer”, liberamente tratto da “Oceano Mare” di Alessandro Baricco.
Il workshop rientra nel Festival NU.D.I. – Nuove Drammaturgie Indipendenti e si è tenuto per una settimana, dal 23 al 29 luglio, nel piccolo paese garganico dove gli attori, provenienti da tutta Italia, sono stati ospitati e accolti con entusiasmo. Una “Residenza Artistica” ha il fine di accogliere e supportare logisticamente i partecipanti di un percorso formativo; in questo caso, l’intero paese di Rignano Garganico ha letteralmente “adottato” gli attori facendoli sentire parte della comunità rignanese. I corsisti sono stati ospitati nei locali messi a disposizione dal parroco della Parrocchia di Maria SS Assunta di Rignano Garganico, don Nazareno Galullo, mentre al vitto ha contribuito l’associazione San Rocco e alla logistica la locale Protezione Civile ANVVFC, che ha aiutato gli attori negli interventi di allestimento scenico della piazza.
“Ho avuto diversi maestri che hanno contribuito alla mia formazione, da alcuni, vedi Guglielmo Ferraiola, ho imparato il senso vero del mestiere, da altri primo fra tutti Bernard Hiller, il senso della ricerca su se stessi prima che sul personaggio, naturalmente da alcuni ho anche imparato cosa non si deve mai fare”, ha dichiarato Roberto Galano, direttore artistico del workshop e del Festival NUDI. In merito al lavoro svolto nella settimana di “Residenza Artistica”, Galano afferma che: “Portare in scena un pezzo di narrativa come questo è stato difficilissimo, c'è da fare un lavoro di taglio e cucito incredibile, stando attenti a non cambiare né mortificare la poesia e i significati del testo. L'unico modo però è prenderne le distanze e farlo tuo, senza tradirne la natura”. In merito ai corsisti, Galano asserisce: “È stato un gruppo di lavoro molto diverso tra loro, con differenti livelli, età, talento ed esperienza, ma la magia di questa esperienza permette a tutti di salire sulla stessa nave: alcuni mi hanno decisamente stupito”.

di Redazione