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  • Pubblicata il: 17/03/2021 14:12:06

Videosorveglianza, il Comune di Foggia fa i conti e promette: "Entro fine anno una telecamera ogni 266 abitanti" 

Tra intercettazioni, pressioni, inchieste e denunce, le telecamere di videosorveglianza sono diventate un tema (anche) politico a Foggia. E così il Comune di Foggia ha deciso – attraverso una dichiarazione congiunta di due assessori - all’Innovazione tecnologica e Sicurezza, Matteo De Martino e Alessandra Loretti – di riportare numeri, date e cifre stanziate dall’Amministrazione comunale dal 2014 ad oggi in merito alle installazioni delle telecamere di sicurezza. Un modo per cercare di allontanare, almeno temporaneamente, le ombre che ‘oscurano’, appunto, schermi e monitor.

LE PREMESSE. “C’è da considerare – è la premessa dei due assessori - che grande parte degli impianti sono stati realizzati nei limiti del possibile con risorse proprie dell’Amministrazione comunale. La localizzazione delle telecamere è scaturita da un tavolo tecnico permanente con gli organi preposti. La centralizzazione della gestione delle immagini è prevista con costi imputati al progetto dal DPCM ‘Da Periferia a Periferia’ poiché un impianto di tali dimensioni, integrato anche di interconnessioni, piattaforme di gestione centralizzata ed apposito CED, ha ben altri costi rispetto a quelli possibili nell’ambito del bilancio comunale. Specifichiamo, inoltre, che gli organismi di Polizia Giudiziaria posseggono gli elenchi e le mappe aggiornate delle collocazioni degli impianti”.

NEL TEMPO. Parte poi l’excursus. Nel 2015 sono state installate videocamere di sicurezza in piazza Mercato, corso Giannone, viale XXIV Maggio, corso Cairoli, corso Vittorio Emanuele II, al Santuario dell'Incoronata e lungo il perimetro del Teatro Umberto Giordano e di Palazzo di Città in corso Garibaldi.
Nel 2016, sempre con fondi comunali, di concerto con la Prefettura e la Questura, sono stati ampliati i punti di monitoraggio in alcune zone cittadine. Tra il 2016 e il 2018 è stato realizzato un complesso impianto di videosorveglianza allo stadio comunale Pino Zaccheria, al nodo intermodale di piazzale Vincenzo Russo e sul cavalcaferrovia di via Bari.

IL FUTURO. “Nel 2019, attraverso il Patto per la sicurezza urbana, abbiamo ottenuto fondi, a cui abbiamo unito somme comunali, per l'installazione di 120 telecamere, di cui 20 lettori di targhe. Nel programma di riqualificazione urbana denominato ‘Da periferia a periferia’ saranno installate ulteriori 180 telecamere disseminate lungo le piste ciclabili ed entro il 2021 le scuole materne e i nidi comunali saranno dotati di impianti di videosorveglianza”.

I DATI.  Ad oggi risultano complessivamente 564 le videocamere di sicurezza che saranno installate sul territorio comunale, di cui 259 già in esercizio, mentre le altre – è la convinzione del Comune - saranno funzionanti entro la fine del 2021, con una densità pari a una videocamera per ogni 266 abitanti. La dotazione medie dei comuni capoluogo italiani risulta essere di 122 videocamere per comune secondo il dossier ANCI sulla Polizia Locale del 2018. I primi tre capoluoghi di provincia con il maggior numero di videocamere risultano essere Roma (3.222), Milano (2.161) e Trento (520).

I SOLDI. Indine, l'aspetto finanziario: "Dal 2014 ad oggi è cresciuta notevolmente la spesa complessiva per gli investimenti in sistemi di sicurezza. L'andamento della spesa comunale (intesa come liquidazioni) passa dai 5.124 euro spesi nel 2014 (anno di insediamento della prima amministrazione Landella a Palazzo di Città) ai 255.873,84 euro destinati nell'anno 2016, fino ai 181.856,22 euro previsti per il 2021”.

di Redazione