Teme una vendetta e spara contro un'auto. Ma si confonde e colpisce la macchina sbagliata...

Tentato omicidio, oltre a porto e detenzione illegale di arma da fuoco: con queste accuse i carabinieri di Trinitapoli hanno arrestato Saverio Sarcina, 36 anni.

LA CHIAMATA DI EMERGENZA. L'uomo, dopo aver effettuato una chiamata al 112 - in cui riferiva di temere per la sua vita, avendo appena visto alcuni pregiudicati di sua conoscenza passare più volte nei pressi della sua abitazione -, si stava recando presso la caserma.

IL TENTATO OMICIDIO. Nel frattempo, una pattuglia ha udito, in rapida sequenza, quattro colpi d’arma da fuoco provenire dalle strade adiacenti. Arrivavano dall’auto con a bordo Sarcina che intanto, dopo essersi fermato davanti alla caserma, era sceso dall’auto impugnando una pistola. Proprio in quei momenti, sopraggiungeva davanti alla caserma, un’Alfa Romeo 147 nera, vittima poco prima dei colpi esplosi da Sarcina che, incurante della presenza dei carabinieri, riusciva a esplodere altri due colpi verso l'auto. L’uomo è stato poi bloccato, disarmato e condotto in caserma.

L'AUTO COLPITA. L’auto colpita aveva il lunotto posteriore infranto e presentava al centro il foro di ingresso di un’ogiva, un altro foro di ingresso si trovava nel paraurti posteriore, segno che due dei sei colpi esplosi erano andati a segno. Il proiettile che aveva perforato il lunotto posteriore si era fermato nel poggiatesta del divano posteriore, dietro al sedile del conducente.

AVEVA SPARATO PER SBAGLIO. Successivamente si è accertato che l’uomo aveva sparato contro l’auto per sbaglio. Infatti, Sarcina ha riferito che alcuni giorni prima aveva avuto una discussione con una persona pregiudicata che aveva lo stesso tipo di vettura e colore. Inoltre, l’arma utilizzata dall’uomo era una scacciacani modificata, alla quale era stata sostituita la canna e rinforzata la camera di cartuccia tale da renderla offensiva, come una vera e propria arma da fuoco.