Tenta il furto nel Comando della Polizia Locale: un arresto a Lucera
Ha tentato il furto nella sede del Comando della Polizia Locale, ma è stato fermato dai carabinieri. E' accaduto nel giorno del mercato settimanale a Lucera, quando una folta rappresentanza di vigili viene spostata al fine di evitare che si creino assembramenti. Intorno alle 6, quando un agente ha fatto ingresso all’interno della sede del Comando, ubicato in prossimità della centralissima piazza Matteotti, ai margini della Villa comunale, fin da subito ha notato come tutto all'interno fosse a soqquadro: scrivanie, suppellettili, carte, sedie, mobili, tutto sparso. Poi, la sagoma di un uomo. E dopo la segnalazione al 112, una pattuglia dei carabinieri ha ragginto il Comando, riuscendo tempestivamente a bloccare l’uomo, identificato, poco dopo in un 36 enne lucerino ben noto alle forze dell’ordine.
IL CONTROLLO. Un accurato sopralluogo dei locali ha permesso ai militari di poter appurare, che a parte gli ingenti danni cagionati dall’aver messo a soqquadro gli uffici, il 36enne - entrato all’interno del Comando mediante la forzatura di una porta -, non era riuscito ancora ad asportare alcunché. Nell’occasione, è stato trovato nella sua disponibilità anche un bastone in ferro della lunghezza di un metro circa, attrezzo che sicuramente è stato adoperato per lo “scasso” della porta da cui ha avuto accesso all’interno dello stabile. Dopo le formalità di rito, il responsabile è stato tratto in arresto per tentato furto aggravato. L’arresto è stato convalidato dal Tribunale di Foggia ed è stata disposta nei suoi confronti l’applicazione della misura degli arresti domiciliari presso la sua abitazione.
LA PREVENZIONE. Quella dei carabinieri di Lucera è stata una risposta – spiegano dal Comando -, a seguito degli innumerevoli servizi di prevenzione e controllo del territorio volti a contrastare ed arginare i ripetuti episodi delittuosi verificatisi nel centro dauno, negli ultimi giorni, ai danni di edifici scolastici, strutture sportive e sanitarie, in cui, sempre in orario notturno, soggetti che ancora non hanno un nome ma a cui gli inquirenti contano di poter risalire a breve, hanno avuto accesso creando evidenti danni e generando non poco allarmismo nella popolazione locale.