Niente tessera PD, De Santis attacca Rauseo: “Il partito è club esclusivo in cui ci si riunisce a cena?”
“Vengo anch’io? No, tu no” cantava Enzo Iannacci nel lontano 1967 ed è più o meno quello che è successo all’ex consigliere comunale di Sel, Leonardo De Santis. La sua richiesta di tesseramento al PD, fatta nell’ottobre scorso, è stata “congelata” dal segretario cittadino Mariano Rauseo in quanto nel corso del 2015 parrebbe che il partito democratico foggiano abbia chiuso le porte a nuovi arrivi e rinnovato l’iscrizione solo ai già tesserati.
IL FATTO. È per questo motivo che, con toni decisi, il vicepresidente di Changes ha deciso di chiedere pubblicamente spiegazioni su quanto accaduto. “Avevo sentito parlare di un calo drammatico degli iscritti al Pd cittadino dopo la dura sconfitta delle comunali 2014; ma credevo si trattasse di una fandonia, di una voce malevola ed infondata – scrive. “Ma quanto accaduto ieri mi costringe a ricredermi. Il 16 ottobre dell’anno scorso mi sono recato nella sede del circolo del Pd cittadino, e ho pagato la quota per la tessera, ricevendo la relativa ricevuta. Ieri il referente del circolo mi chiama per comunicarmi testualmente che il segretario cittadino, Mariano Rauseo, ha “congelato” il mio tesseramento poiché per il 2015 si è provveduto solo al rinnovo di chi era già tesserato”.
L’ATTACCO. Da qui l’affondo di De Santis in particolare al segretario cittadino Rauseo: “A livello nazionale non risulta alcuna decisione o orientamento di questo tipo, né credo ci siano ragioni ostative al mio tesseramento (o se vi fossero dovrebbero essere rese palesi). Penso si tratti solo di malcelata supponenza e di un uso personale dell’incarico di segretario. Con simili episodi come si farà a motivare l’affiliazione al Pd di Capitanata?”.
APPELLO AGLI ISCRITTI. Una domanda che ne precede un’altra: “I circoli (ieri le sezioni) sono ancora luoghi di partecipazione politica a Foggia? Oppure ci si riunisce in cerchi magici, magari a cena? Un partito che rifiuta senza giustificato motivo l’ingresso di nuovi iscritti blindandosi in un clubbino esclusivo – commenta De Santis - mi pare una contraddizione potente. Domando agli iscritti – la sua chiosa - se si sentano rappresentati da questo segretario e da questi metodi”.