Attentato macelleria, parla il suo titolare: “Soldi falsi dietro l'incendio? Non credo...”

“In 29 anni di attività non ho mai ricevuto minacce o estorsioni e non ho avuto mai problemi fino all'episodio di stamattina. Sono increduto, non so chi possa essere stato e non credo che l'evento sia collegato all'episodio delle banconote false: la signora era magari in buona fede e aveva ricevuto da chissà chi i soldi contraffatti”.

I DANNI. Giovanni Chiappinelli, il titolare della macelleria di Via dell'Immacolata colpita da un attentato incendiario nella notte tra il 7 e l'8 gennaio, è affranto. Qualcuno ha posizionato un contenitore di plastica che probabilmente conteneva del liquido infiammabile nei pressi della saracinesca della sua attività. Ne è scaturito, come si vede nel breve video in basso, un incendio che ha danneggiato la vetrina e la merce: “I danni sono ingenti” riferisce il commerciante di carni. “Purtroppo tantissima merce come prosciutti, salsicce, zamponi, era sistemata nei pressi della serranda e l'incendio ha riguardato anche la cella frigorifera interna”. Non è ancora stata fatta una quantificazione precisa ma si tratta di migliaia di euro: “Sto già provvedendo a sostituire la vetrina e dovrò spendere almeno 2mila euro” prosegue Chiappinelli. (continua a leggere dopo il video).

“NESSUNA MINACCIA”. Sui presunti responsabili e sui motivi del gesto, il commerciante non ha alcun sospetto. Tende, tuttavia a escludere il collegamento fatto dalle forze dell'ordine con l'episodio avvenuto qualche ora prima all'interno del locale quando una donna 29enne poi fermata ha tentato di pagare con una banconota da 100 euro falsa: “Non credo che questo evento sia collegato” dichiara Chiappinelli. “Magari la signora era anche in buona fede nel pagare avendo ricevuto la banconota da qualcun altro. Non so però chi possa essere stato. Svolgo questa attività da 29 anni e fortunatamente non ho mai ricevuto minacce né richieste di estorsioni. Non ho mai avuto problemi fino all'episodio di questa mattina. Ora provvederemo a rimboccarci le maniche anche se la delusione è tanta”.