La Torre Bizantina compie 1000 anni: è festa a Castelluccio Valmaggiore
Lo
skyline di Castelluccio
Valmaggiore,
la vetta più alta della Puglia,
è dominato dal profilo della possente
torre bizantina
che, arroccata sulla collina, si staglia imponente tra i vicoli del
borgo, ai
piedi del Monte Cornacchia.
E
proprio al suo
millenario anniversario
sarà dedicata la giornata di sabato
7 settembre,
quando il Comune di Castelluccio
Valmaggiore
celebra
i 1000 anni
della affascinante
torre,
simbolo della memoria storica del luogo, con la presenza del
professor Pasquale
Favia, archeologo
medievista dell’Università di Foggia e gli interventi del sindaco
Rocco Grilli,
del presidente della fondazione ‘La Picarella’ Vittorio
Pompa,
di Pasquale
Bloise
che si interessò del suo restauro e dell’assessore alla cultura
Angelo
Pompa.
L'INTERESSE TURISTICO. “Si
tratta - spiega l'assessore - dell’emblema
più antico di Castelluccio
Valmaggiore, acquisito e restaurato dall’Amministrazione comunale,
che oggi gode di ampia eco
in ambito nazionale ed internazionale.
Ci impegneremo perché diventi un
punto di interesse sempre più forte, in modo da attirare
maggiormente i flussi turistici”.
Durante
la cerimonia del Millenario, che inizia alle ore 16 con l’apertura
della Torre, alle ore 18 sarà scoperto un cippo in pietra,
donato dalla fondazione ‘La Picarella’ e realizzato da un
artigiano del luogo, Antonio Ziccardi, su cui è incisa la data del
1019, anno della costruzione. La
torre, infatti,
fu fatta
edificare nel 1019
da Basilio Boioannes, catapano d’Italia, e fu donata al Comune di
Castelluccio Valmaggiore nel 1992 dalla nobildonna
Maria Patella,
classe 1907, che dispose l’istituzione della fondazione
‘La Picarella’,
intitolata alla famiglia Patella e al suo consorte Carlo Ricchetti,
sindaco del paese dal 1956 al 1960.
IL PAESE. Lo
stesso toponimo di Castelluccio deriva da Castrum
Vallis Maioris, con cui
veniva identificato il castello eretto dai Bizantini,
in
posizione tale da dominare l’alta valle del Celone, di cui la torre
faceva parte. A seguire, dalle ore 20, si svolgerà una coreografia
di luci e colori,
il corteo storico
fino al Museo
Valle del Celone, lo spettacolo degli sbandieratori
sul belvedere e una degustazione
con piatti tipici medioevali.
LA TORRE. L’ampia
torre bizantina è la
traccia più antica di Castelluccio.
Dominando la valle del Celone, la torre serviva da osservatorio
strategico sulla via Traiana e da difesa militare del nord della
Puglia. Alta 20 metri e poggiante su base poligonale, dei tre piani
originari della torre, ne sopravvivono solo due: il primo è alto
circa 14 metri; una scala a pioli che attraversa una volte a botte
permette l’accesso al piano superiore, da cui si gode di una
preziosa
veduta della Valle
Maggiore.
La torre è un punto
di interesse storico, artistico e culturale
e
ospita
un meta-museo
sulle battaglie
che comprende postazioni multimediali e teche in cui sono esposti
reperti
archeologici rivenuti
in zona e che testimoniano la storia millenaria del borgo. Infatti,
secondo alcune ipotesi, la celebre
battaglia tra Annibale e i Romani del 216
a.C. sarebbe
avvenuta non a Canne
sull’Ofanto
ma
nella valle del Celone,
proprio presso Castelluccio Valmaggiore.