Tre chili ed una grande serra di marijuana: ad Ascoli Satriano arrestato "coltivatore professionista"
L'attività illecità fruttava 100mila euro l'anno
Una scatola di semi di cannabis di marca Magnum Buddha Seeds da 50; un misuratore di ph dell'acqua prima dell'innaffiatura; un bilancino di precisione; barattoli di vetro con tappo a chiusura ermetica con residui di marijuana all'interno; termo-igrometri digitali; fertilizzanti di vario genere e lampade di diverse dimensioni: sono solo alcuni degli elementi del kit da coltivatore professionista che il 49enne Roberto Santoro, già noto alle forze dell'ordine per precedenti in reato di spaccio di sostanze stupefacenti, custodiva nel capannone a sua disposizione in località di Ascoli Satriano, che lo stesso aveva adibito ad una grande coltivazione di marijuana, con numerose piante di diverse dimensioni, dal mezzo metro al metro di altezza, e con una quantità di sostanza che si aggirava intorno ai tre chili e che, suddivisa in circa 4mila dosi, avrebbe potuto fruttare intorno ai 20mila euro di guadagno.
LA FIORENTE ATTIVITA' ILLECITA. Senza contare che, secondo gli uomini della Questura di Foggia, in un anno Santoro avrebbe potuto portare a termine 3-4 cicli della coltivazione, quadruplicando il guadagno. Un tipo di attività che "sicuramente riscuoteva un forte interesse della malavita organizzata locale“, hanno riferito gli inquirenti questa mattina in conferenza stampa.
Un vero e proprio lavoro per Santoro, dalla produzione (acquistava la strumentazione necessaria tanto in negozi di settore ed erboristerie della provincia quanto su internet) allo smistamento della sostanza per il traffico al dettaglio.
L'INDAGINE E LA PERQUISIZIONE. Proprio l'attività di osservazione del soggetto, motivata da sospetti inerenti al pregresso "curriculum" dell'uomo, ha portato gli agenti della Sezione narcotici della Squadra mobile ad una perquisizione all'interno del capannone attraverso la quale è stata scoperta e interrotta la fiorente attività illecita.
Santoro è stato dunque arrestato con l'accusa di produzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.