Dopo la
maxi piantagione di marijuana scovata solo pochi giorni fa, in agro di Stornara, i carabinieri mettono a segno un altro blitz sequestrando e distruggendo oltre 600 piante di canapa indiana, questa volta a Trinitapoli. Per il fatto, i carabinieri della compagnia di Cerignola hanno tratto in arresto Pasquale Monopoli, 42 anni, di San Ferdinando di Puglia, Antonio Cannito, 33 anni, Michele Piazzolla, 50 anni, e Gaetano Terlizzi, 27 anni, bracciante agricolo, gli ultimi tre di Barletta, per concorso in detenzione, coltivazione e produzione di sostanze stupefacenti.
LA PIANTAGIONE. Sotto un ‘tendone’ di vite, completamente invisibile dall’esterno, gli investigatori si sono trovati difronte ad un‘altra rilevante piantagione di canapa indiana. La grande piantagione era stata realizzata in modo che le singole piante ricevessero l’acqua dall’impianto di irrigazione che serviva il vigneto e le stesse piante erano state collocate in modo equidistante tra loro. L’intera coltivazione, inoltre, era stata posizionata nella parte più interna del vigneto in modo tale che dai tratturi circostanti non si potesse vedere. Nel frattempo i carabinieri intervenuti sul posto, supportati da altre pattuglie della compagnia di Cerignola e della compagnia di Intervento Operativo di Bari, giunti sul posto in rinforzo, hanno estirpato complessivamente ben 617 piante di dimensioni variabili tra 1,5 e 2 metri di altezza. Le piante sono risultate pesare complessivamente oltre 500 Kg. Le analisi effettuate presso il Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti del Comando Provinciale Carabinieri di Foggia hanno consentito di accertare che si sarebbero potute ottenere 25.000 dosi medie singole per un valore di circa € 125.000,00.