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  • Pubblicata il: 07/09/2012 12:27:00

Trivelle e Tribunale, la Fiera del levante parla foggiano

Vendola ed Emiliano contro il premier Monti

"Esprimiamo il nostro dissenso radicale contro l'autorizzazione ad effettuare rilevazioni nel mar Adriatico. Siamo contro le trivelle e al fatto che le Isole Tremiti e la nostra costa possano conoscere lo spregio delle trivelle”. Questo l’affondo verso il presidente del Consiglio italiano, Mario Monti, da parte del presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, in un passaggio del suo intervento alla cerimonia di apertura della 76esima edizione della Fiera del Levante. Vendola, nel corso del suo intervento, rivolgendosi al premier Monti ha ricordato che “noi siamo i primi produttori nazionali da fonti alternative e non siamo quelli della sindrome di ninby”. All’arrivo Monti è stato fischiato e contestato dai manifestanti che si oppongono all'autorizzazione concessa dal Ministro dell'Ambiente alle trivelle petrolifere richieste da Petroceltic nei pressi delle isole Tremiti.

 

"A questo proposito non posso che sostenere la richiesta avanzata dai capi degli Uffici Giudiziari di un sostanziale aumento degli organici della Magistratura barese, sempre più oberata di lavoro nei settori civile e penale e dalla impennata di attività di nuovi gruppi mafiosi, come sostenuto dai parlamentari pugliesi nell’incontro avuto ieri con il vicepresidente del Csm". Così il sindaco di Bari e magistrato, Michele Emiliano, sulla decisione del Governo italiano di sopprimere il Tribunale di Lucera per contenere i costi di spesa. "È questa anche la ragione per la quale non è possibile procedere alla soppressione del Tribunale e della Procura di Lucera che sono uffici essenziali per il contrasto alla mafia. Deve al più presto trovare accoglimento anche la richiesta del Procuratore Distrettuale Antimafia Antonio Laudati di dar vita alla Agenzia per i servizi giudiziari, consentendole di utilizzare i fondi sequestrati alla criminalità organizzata".

 

Qui da noi, anche le tragedie sono servite a costruire comuni convinzioni: le migliaia di morti per tumore causati da insediamenti industriali realizzati in spregio alla prudenza e alle leggi, ci hanno indotto a riflessioni importanti, che ci obbligano a non riversare sui magistrati le scelte che spettano solo al Parlamento e al Governo.

di Redazione