Stavolta la truffa del ‘finto incidente’ non riesce: beccato in flagrante, aveva riscosso 2100 euro
Braccato dai Carabinieri a San Severo
Truffe agli anziani, arriva un arresto in flagrante. I Carabinieri di San Severo hanno infatti fermato Emanuele Passariello, classe ’79, che aveva appena raggirato una vedova di 81 anni.
LA VICENDA. I militari, ricevute delle segnalazioni da parte di alcuni cittadini circa la presenza di un uomo sospetto che si aggirava da alcuni giorni nei pressi della centralissima via Orazio Castelli, hanno predisposto un accurato servizio di osservazione e pedinamento nei confronti del trentasettenne. Quest’ultimo, è stato visto entrare all’interno di un’abitazione e uscirne dopo pochi minuti. Insospettiti dalla circostanza, i Carabinieri hanno deciso di bloccare l’uomo, trovato in possesso di 2100 euro, tutti in banconote da 50 euro.
I SOLDI. Le indagini hanno permesso di appurare che il soggetto aveva appena ricevuto la somma da parte dell’anziana signora, la quale dichiarava ai Carabinieri di essere stata contattata telefonicamente da un uomo che, qualificatosi come avvocato, raccontava alla vittima di un incidente - con un mezzo non assicurato - provocato dalla figlia. Nella telefonata, l’uomo, con l’intento di spaventare la signora, aveva riferito che la figlia era stata arrestata dai Carabinieri e che per scarcerarla avrebbe dovuto consegnare immediatamente 4.800 euro a un suo collaboratore, che nel frattempo l’avrebbe raggiunta a casa.
IL MARESCIALLO. Per rendere più credibile la vicenda, l’uomo aveva fatto parlare la donna con un altro soggetto che, facendosi credere Maresciallo dei Carabinieri, confermava il racconto. Subito dopo la telefonata, Passariello si era presentato presso l’abitazione dell’anziana signora per riscuotere il denaro spacciandosi per collaboratore dell’avvocato. Quest’ultimo, ricevuti i 2.100 euro, aveva intimato alla donna di preparare anche dell’oro da consegnare in garanzia, in attesa di ricevere la restante somma.
AI DOMICILIARI. Tuttavia, appena uscito dall’abitazione, i militari hanno bloccato l’uomo e ricostruita la vicenda, lo hanno dichiarato in stato di arresto, restituendo il denaro alla denunciante. L’arrestato è stato tradotto presso il carcere di Foggia e, a seguito della convalida dell’arresto, è stato posto ai domiciliari.