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  • Pubblicata il: 26/12/2021 11:25:35

Mega truffa sui bonus edilizi, coinvolti commercialisti e avvocati foggiani: sequestro da un miliardo di euro

Il provvedimento emesso dal tribunale di Roma

Falsi crediti d’imposta per oltre un miliardo di euro collegati a interventi edilizi mai realizzati e a fatturazioni considerate fasulle. Il tribunale di Roma ha disposto il sequestro preventivo d’urgenza per l’importo corrispondente nei confronti di sette società, alcune con sedi a San Severo ma anche a Roma, Aosta, Potenza. Secondo quanto accertato dagli inquirenti, tuttavia, la ‘mente’ della gigantesca truffa nei confronti dell’Agenzia delle Entrate risiede nel Foggiano e coinvolge commercialisti e avvocati della provincia. Nell'occhio del ciclone i bonus sui lavori edili, tra cui anche il superbonus, recentemente difeso a spada tratta da governo e Parlamento e ampliato anche ai soggetti con elevato Isee.

GLI INDAGATI E LE SOCIETA’. Le indagini riguardano, in particolare, le società Mama International Business e Sviluppo Immobiliare Vallè srl di proprietà dell’avvocato Marisa Maria de Martino e Maurizio Matteo De Martino e il loro commercialista di San Severo, Marco Prattichizzo. Coinvolto, inoltre, Gianluca Luparelli residente nel brindisino ma amministratore di due società, Lag Management srl e Lag Power srl con sede a Lucera.

LA TRUFFA. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, tali soggetti sono “parte di un’organizzazione criminale che ha pianificato, realizzato e gestito un articolato sistema fraudolento, finalizzato alla creazione e monetizzazione di falsi crediti d’imposta per oltre un miliardo di euro”. Tutto è nato da una comunicazione di notizia di reato trasmessa dall’Agenzia delle Entrate lo scorso 13 dicembre su movimenti anomali della società Ad Trading srl che risultava ricevere tra il gennaio 2020 e il novembre 2021 123milioni di euro di crediti edilizi, per il 75% provenienti da due delle società ora sotto sequestro: Sviluppo Immobiliare srl (30milioni) e Mama International Business srl (60milioni). Le due società si sono scambiate fatture nel periodo interessato una a favore dell’altra per centinaia di milioni di euro mentre, prima del 2020, dichiaravano volumi d’affari irrisori. Così come, gli immobili di cui risultano titolari sono di scarsissimo valore non giustificando lavori edili di tale importo. Infine, non risultano avere dipendenti che avrebbero dovuto eseguire tali lavori. Per gli inquirenti, dunque, si tratta di crediti fittizi che venivano poi monetizzati e cioè incassati attraverso la cessione a grandi società tra cui anche Poste Italiane e Cassa Depositi e Prestiti.

I COMMERCIALISTI. Il focus su queste due società ha permesso di individuare il centro di una mega truffa fiscale con ‘epicentro’ a San Severo che coinvolge in particolare Marco Prattichizzo. È lui il commercialista che trasmette le dichiarazioni fiscali delle due società coinvolte, oltre a essere depositario delle scritture contabili della Sviluppo Immobiliare Vallè. È lui, insieme ad altri due commercialisti del foggiano, ad aprire numerose partite Iva nel 2021 di persone fisiche a basso reddito che risultano poi acquirenti e cessionari di crediti d’imposta per centinaia di migliaia di euro. È sempre lui, infine, in prima persona a usufruire di Ecobonus per 1 milione e 250mila euro dalla società Mama, incassati da Poste Italiane e per 500mila euro dalla Sviluppo Immobiliare.

LA ‘RETE’ DI CREDITI. Il ‘fenomeno’ tuttavia è stato esteso a macchia d’olio. In primo luogo ha portato a individuare le due società di Lucera, Lag Management srl e Lag Power srl che hanno utilizzato lo stesso metodo delle prime società per monetizzare crediti d’imposta inesistenti. Successivamente, come detto, sono state coinvolte numerose persone fisiche a bassissimo reddito. Interi nuclei familiari: nonni, genitori, figli utilizzati come 'monetizzatori' dei crediti. Oltre a Marco Prattichizzo, ad aver aperto tali partite Iva sono stati il commercialista Alberto Russi che ha monetizzato personalmente 1milione di euro di un credito di Sviluppo Immobiliare srl e ha tentato di incassarne circa 250mila euro da Mama International Business, e il commercialista Michele Tavaglione, 250mila euro di crediti ceduti a Poste Italiane.

IL ‘PERICOLO’ DEI BONUS EDILIZI. Il rischio, tuttavia, è che la truffa sia più ampia. Il procedimento nasce dalla comunicazione di notizia di reato trasmessa dall’Agenzia delle Entrate lo scorso 13 dicembre, nel quale si evidenziano "gravi indizi della commissione di reati tributari, realizzati avvalendosi della normativa sulla cessione dei crediti di imposta e in più in particolare consistenti nella creazione e cessione di crediti di imposta inesistenti". In tal modo sono stati realizzati profitti illeciti per centinaia di milioni di euro. Gli indagati hanno utilizzato le ‘maglie larghe’ della normativa fiscale di favore per gli interventi edilizi, tra cui il Superbonus 110%, il bonus facciate, l’ecobonus e persino il sismabonus. La legge consente di detrarre direttamente i crediti d’imposta previsti o di cederli direttamente attraverso sconto diretto in fattura o cessione del credito attraverso comunicazioni che avvengono telematicamente sulla Piattaforma Cessione Crediti. Il problema è che tali crediti non sono noti all’Agenzia Entrate perché possono essere utilizzati dal titolare senza una preventiva comunicazione all’Agenzia stessa. Le agevolazioni del Decreto rilancio, in particolare la possibilità di monetizzare le detrazioni fiscali – scrive il tribunale di Roma - hanno creato i presupposti per un utilizzo fraudolento del meccanismo agevolativo. Le carte sono state ora inviate alla procura di Foggia per competenza al fine di individuare la commissione dei reati e convalidare il maxi sequestro.

<i>Aggiornato il 28 dicembre alle ore 9,55
Aggiornato il 26 marzo 2024 alle ore 16,15

di Redazione