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  • Pubblicata il: 12/02/2024 12:23:11

Turris - Foggia, la dichiarazione di resa di Cudini: "Non siamo scesi in campo". Ma perché?

"E' come se non fossimo scesi in campo". Una dichiarazione di resa. Il Foggia non scende in campo nella prima di tre partite che, in caso positivo, avrebbero potuto rappresentare un pezzo - anzi, una colonna di salvezza - e in un turno "pro Foggia", visti i risultati delle altre.

L'ANALISI. Anche se non c'erano dubbi guardando il match, a rimarcarlo ci pensa anche mister Cudini. L'allenatore del Foggia, dopo lo scivolone di Torre del Greco senza aver mai tirato in porta chiede scusa, usando sia la prima persona singolare che plurale. Perchè ha colpa lui, il suo staff e la squadra. Oltre, ovviamente, alla società. Ma rivendica che "di tutto quello che avevamo provato, abbiamo fatto quasi niente" e che le "sensazioni in settimana erano ben diverse ma l'esame vero è il campo, la domenica". Il Foggia, però, l'esame non l'ha superato. Anzi, non si è proprio presentato al test. Eppure, stando alle parole di Cudini il Foggia era preparato, aveva studiato e poteva tranquillamente presentarsi all'esame confidando in un bel voto.

LA SQUADRA. E allora? Cosa è successo? La diagnosi di Cudini è precisa ma c'è un piccolo, grande problema: parla come un esterno che ha visto la partita, analizza il match come se sulla panchina rossonera non ci fosse lui, commenta come se fosse uno spettatore e non colui che guida la truppa rossonera. Ma soprattutto: perchè non si scende in campo in una partita così importante? Come si fa a sbagliare approccio in un una "finale", come ormai - in maniera abusata - vengono definite quasi tutte le partite, per indicarne il valore decisivo. Cudini chiede "non una squadra bella ma una squadra pratica".
Al momento, non c'è proprio la squadra. Non c'è gioco. Non c'è grinta, non c'è nulla.
 "Dobbiamo lavorare molto sulla convinzione e sulla mentalità", ha ribadito in sala stampa Cudini.
Ecco, appunto, lavorare. Giovedì c'è un altro "spareggio". In casa, con il Monopoli. Davanti al proprio pubblico.
Sbagliare approccio è sostanzialmente impossibile. Fare peggio di Torre del Greco, anche (forse). Almeno un tiro in porta pensiamo di meritarlo.

di Redazione