"Tutti insieme per l'Ematologia": il Comitato si mobilita per Ferrandina direttore, tra petizioni online e sit-in
Profonda amarezza. È
il sentimento espresso dal comitato
“Tuttii nsieme per l'Ematologia, nato per sostenere l'attuale management della
struttura complessa di Ematologia del Policlinico Riuniti di Foggia. La causa è
da ricercare nella nomina del nuovo direttore, che spinge il comitato ad
annunciare che “vigileremo e manifesteremo affinché Foggia e l'intera provincia
non perdano l'identità e la professionalità al servizio del prossimo da oltre
trenta anni”.
LA VICENDA. “La Struttura Complessa di Ematologia,
fondata nel lontano 1989 dal compianto dottor Michele Monaco – spiegano dal Comitato
-, ha visto la fattiva collaborazione del dottor Celestino Ferrandina che per
trenta anni ha lavorato come dirigente medico presso la su citata
struttura, acquisendone la dirigenza in
qualità di reggente il 2 luglio del 2019 come da delibera aziendale in virtù
della scomparsa dell'allora primario, dr.ssa Silvana Capalbo, che già aveva
attribuito allo stesso Ferrandina la reggenza di struttura in caso di suo
impedimento”.
GLI ULTIMI ANNI. La vicenda
ha caratterizzato gli ultimi due anni, tra rinvii della prova concorsuale,
affidamento di incarico ad un docente universitario impossibilitato a dirigere
un reparto ospedaliero senza l'autosospensione dalla docenza universitaria e
dunque rinunciatario, la proroga della reggenza di reparto fino al 30 giugno al
dr Ferrandina per giungere la sera di venerdì 23 aprile all'affidamento della
struttura alla seconda in graduatoria nella terna di nomi proposti dalla
commissione esaminatrice da cui il Commissario straordinario dr Vitangelo
Dattoli poteva attingere, “di fatto così cancellando la storia di un medico che
ha dedicato la sua vita alla nascita, conduzione e crescita di un reparto”,
lamentano dal Comitato.
LE ASSOCIAZIONI. Alla
luce di queste scelte, “il Comitato esprime le proprie perplessità e la proprie
remore in merito alla totale assenza di riguardo rispetto alle richieste di
associazioni operanti da decenni a Foggia e provincia in ambito sanitario e di
pazienti, quest'ultimi profondamente preoccupati per la sorte della struttura
composta da personale eccellente ma resa tale proprio grazie alla presenza del
dr Ferrandina profondo conoscitore della macchina sanitaria e appassionato
sostenitore di battaglie civili e sociali avendo da trenta anni prestato il suo
impegno nell'associazione Ail (associazione contro le leucemie, i linfomi e il
mieloma) di cui è presidente provinciale e consigliere nazionale, che ha
collaborato con la struttura di Ematologia nel corso dei decenni. Al di là di
scelte caratterizzate, sembra, da analitico calcolo di punteggio che nulla
hanno a che fare con la professionalità, l'empatia, la passione e l'impegno
unanimemente riconosciuti dai principali fruitori dei servizi ospedalieri,
ovvero i pazienti, e che a nostro modesto avviso dovrebbero essere alla base
delle scelte aziendali del decisore, chiediamo venga presa in debita
considerazione la volontà del Comitato e dei pazienti, consapevoli della
discrezionalità delle scelte del Commissario straordinario, nel cui merito non
entriamo, ma che non condividiamo per ciò che è la storia del reparto creato
materialmente dal dottor Celestino Ferrandina”.
I PAZIENTI. “Abbiamo ricevuto
il sostegno dei pazienti. Ieri mattina - ribadiscono dal Comitato - una piccola delegazione è stata qui
presente, e annunciamo fin da ora manifestazioni davanti alla Direzione
strategica dell'azienda Riuniti. Il comitato, su sollecitazione soprattutto dei
pazienti e dei cittadini, ha lanciato una petizione on line con l'hashtag #tuttiinsiemeperlematologia#
che in pochissime ore ha già raccolto diverse centinaia di adesioni. Siamo
consapevoli che la battaglia è ancora lunga, sottolineiamo l'assoluto rispetto
delle competenze della dr.ssa Lorella Melillo in servizio presso Casa Sollievo
della Sofferenza di San Giovanni Rotondo a cui è stato conferito incarico di
direzione, ma riteniamo che la storia, la memoria, la professionalità, la
passione e l'impegno del dr Ferrandina non possano passare in secondo piano,
soprattutto per il bene dei malati ed il rispetto delle loro esigenze in un
momento storico sanitario complesso e difficile come quello attuale”.