Ubik, tre anni dopo l’ultima volta riprendono gli incontri con gli autori in libreria: “La portalettere”
“Francesca Giannone ci porta dentro un grande romanzo storico e di formazione, intessuto con maturità e sapienza, che parla a ognuno di noi nel modo in cui un frammento di vita contiene e può restituire il cosmo intero”. È solo uno dei tanti commenti favorevoli (testata Io Donna) fioriti attorno a uno degli esordi più sorprendenti del 2023: “La portalettere” (Nord, 2023) di Francesca Giannone.
TRE ANNI DOPO (POI FU LA PANDEMIA). Ed è il romanzo giusto per riportare in Piazza Giordano lettori e autori, riprendendo a organizzare le presentazioni letterarie anche in libreria, a distanza di tre anni dall’ultima volta (dopo, come tutti sanno, fu emergenza sanitaria mondiale). Giovedì 16 marzo, ore 18.30, nello spazio vendita della Ubik, area di saggistica, la giovane scrittrice (e pittrice) salentina presenta la storia di Anna, protagonista del suo splendido libro: una donna che ha voluto vivere la propria vita senza condizionamenti. A conversare con Francesca Giannone sarà il libraio Salvatore D’Alessio.
DONNE DEL SUD. Salento, giugno 1934. A Lizzanello, un paesino di poche migliaia di anime, una corriera si ferma nella piazza principale. Ne scende una coppia: lui, Carlo, è un figlio del Sud, ed è felice di essere tornato a casa; lei, Anna, sua moglie, è bella come una statua greca, ma triste e preoccupata: quale vita la attende in quella terra sconosciuta? Persino a trent’anni da quel giorno, Anna rimarrà per tutti «la forestiera», quella venuta dal Nord, quella diversa, che non va in chiesa, che dice sempre quello che pensa. E Anna, fiera e spigolosa, non si piegherà mai alle leggi non scritte che imprigionano le donne del Sud. Ci riuscirà anche grazie all’amore che la lega al marito, un amore la cui forza sarà dolorosamente chiara al fratello maggiore di Carlo, Antonio, che si è innamorato di Anna nell’istante in cui l’ha vista.
SENZA CONDIZIONAMENTI. Poi, nel 1935, Anna fa qualcosa di davvero rivoluzionario: si presenta a un concorso delle Poste, lo vince e diventa la prima portalettere di Lizzanello. La notizia fa storcere il naso alle donne e suscita risatine di scherno negli uomini. «Non durerà», maligna qualcuno. E invece, per oltre vent’anni, Anna diventerà il filo invisibile che unisce gli abitanti del paese. Prima a piedi e poi in bicicletta, consegnerà le lettere dei ragazzi al fronte, le cartoline degli emigranti, le missive degli amanti segreti. Senza volerlo – ma soprattutto senza che il paese lo voglia – la portalettere cambierà molte cose, a Lizzanello. Quella di Anna è la storia di una donna che ha voluto vivere la propria vita senza condizionamenti, ma è anche la storia della famiglia Greco e di Lizzanello, dagli anni ’30 fino agli anni ’50, passando per una guerra mondiale e per le istanze femministe. Ed è la storia di due fratelli inseparabili, destinati ad amare la stessa donna.
L’AUTRICE. Francesca Giannone è pugliese, laureata in Scienze della Comunicazione, ha studiato al Centro Sperimentale di Cinematografia. Ha curato la catalogazione dei 30mila volumi dell’Associazione Luigi Bernardi e ha frequentato il corso di scrittura della Bottega di Narrazione «Finzioni». Ha pubblicato racconti su riviste letterarie. A Lizzanello, paese d’origine, scrive e dipinge (francescagiannoneart.com).