Sarà inaugurata sabato 12 aprile alle 11 la presso la Biblioteca Provinciale di Foggia la mostra "Federica e la sue marachelle" del vignettista foggiano Umberto Romaniello. La mostra sarà poi visitabile fino al 30 aprile dal lunedì al venersì dalla 8.30 alle 19.30 e il sabato dalle 8.30 alle 13.30. Ne abbiamo approfittato per fare quattro chiacchiere con Umberto, ovviamente conoscendo il personaggio non potevamo di certo fare una intervista seria...
Faccio finta che non ci conosciamo e ci diamo del lei o possiamo darci del tu?
Mi spiace ma alle elementari mi hanno sempre detto che i pronomi sono “personali” non so quindi se adesso il TU posso darlo così facilmente. Facciamo una cosa, io ora te lo do a patto che dopo l’intervista me lo ridai indietro.
Come mai sei passato dalla satira politica alle strisce su Federica?
Almeno per il momento cerco di cimentarmi ancora in entrambe le cose, nel senso che ogni tanto mi riservo comunque qualche zampata sugli usi e costumi della malapolitica italiana. C’è da dire, comunque, che la satira politica – almeno a mio modo di vedere – è diventata ultimamente davvero troppo inflazionata e poi, francamente, la politica tutta mi ha deluso parecchio. Nel fumetto per lo meno posso ancora demarcare con certezza il buono ed il cattivo. In politica, purtroppo, non riesco più a farlo.
Ora c'è Renzi. Fare vignette su di lui è più facile o difficile che farle su Berlusconi?
Diciamo che con Renzi la mancanza di Berlusconi non l’ho avvertita affatto, in tutti i sensi e poi sfornano entrambi assist formidabili. Quello che è cambiato, almeno nel mio approccio satirico è il target delle mie vignette che è passato dal politico di turno all’italiano medio che per il suo innato trasporto verso la furfanteria l’ha messo sul trono. Ormai far satira sui politici equivale a fargli da giullari di corte, serve cioè solo ad aumentarne la visibilità mediatica. In fondo, sono del parere, che abbiamo al governo quello che ci meritiamo di avere, dunque perché prendersela con la politica se il marcio è tra gli italiani!?
Ma quindi il vero personaggio in famiglia non sei tu, è tua figlia? E tua moglie come fa a sopportarvi?
Decisamente sì, ormai si servono di me solo per scendere l’immondizia. A parte gli scherzi, tra me e Federica c’è davvero molta complicità e spesso a farne le spese è mia moglie, l’unica persona seria di casa. Però, siccome siamo simpatici, ci sopporta diciamo pazientemente … no, forse pazientemente non proprio.
Un'ultima cosa: che emozione proverai a tornare nella Biblioteca Provinciale dopo esserci stato per i tanti salassi?
Troppo bello! Io poi andavo al Masi e la Biblioteca come la Saletta Parigi erano tappe obbligatorie dei miei pellegrinaggi spirituali nelle giornate di primavera dei primi anni’90. Poi la Biblioteca è secondo me uno di quei luoghi dove ci si potrebbe fare una puntata di Voyager perché in quelle sale il tempo si ferma ed è possibile incontrare ancora oggi, dopo decenni, persone che credevi ormai morte, seppellite e traslocate nell’ossario comune. In Biblioteca si diventa immortali. Speriamo che la stessa sorte possa quindi toccare pure a “Federica e le sue marachelle”.