Un’autrice da 150mila copie: Roberta Recchia a Foggia con il nuovo romanzo
Torna alla Ubik la scrittrice
Dopo il suo esordio in narrativa con “Tutta la vita che resta” (Rizzoli) che, tradotto in 16 paesi, è stato uno straordinario successo di pubblico e critica da 150.000 copie, Roberta Recchia torna negli spazi della Ubik di Foggia con un romanzo sulla possibilità di rinascere e di saper perdonare.
L’EVENTO IN LIBRERIA. A distanza di quasi due anni, infatti, l’autrice ritrova il pubblico della libreria con il suo nuovo romanzo, tra i più letti e amati della scorsa estate, dal titolo “Io che ti ho voluto così bene” (Rizzoli, 2025). Protagonista, stavolta, è un ragazzino dalla sensibilità silenziosa, diverso dai suoi coetanei, che ci conquista e ci commuove da subito. A conversare con Roberta Recchia sarà il libraio Salvatore D’Alessio.
UNA SENSIBILITA’ SILENZIOSA. «Luca stava lì, schiacciato al lato dell’uscita per non intralciare troppo la discesa degli ultimi passeggeri. Guardava il pavimento della banchina, l’aria di uno che non si decidesse a venire giù, come se da quello scalino lo aspettasse un salto nel vuoto per cui non si sentiva pronto». Luca non ha neanche quattordici anni, ma ha una sensibilità silenziosa che lo rende diverso dai coetanei. Con i genitori e il fratello maggiore abita in una località di mare, dove tutto sembra immutabile: un posto sicuro che con la bella stagione si popola anno dopo anno. Un’estate una ragazza piena di vita diventa il suo primo sogno d’amore.
AL NORD. Quando però lei scompare, e i carabinieri bussano alla loro porta, l’esistenza di Luca e dei suoi viene segnata per sempre. Per sottrarre lui, con la sua innocenza di bambino, all’ombra che si propaga inesorabile sulla famiglia, la madre gli riempie in fretta una valigia e lo mette su un treno con un biglietto di sola andata: al Nord lo aspettano lo zio Umberto, professore al liceo, e la zia Mara con le cugine. In un mondo diverso, lontanissimo da quello della sua infanzia, Luca prova a ricostruirsi, cresce e mette nuove radici, cercando di restituire un senso a parole come fiducia e appartenenza. A sostenerlo ci sono lo zio Umberto, che per lui dà tutto se stesso, e Flavia, una ragazzina determinata a fargli ritrovare la speranza nel futuro.
RELAZIONI INTENSE. Con la sua penna delicata e profonda, Roberta Recchia mette in scena relazioni intense, dialoghi vibranti, e una storia che ci tiene stretti fino all’ultima pagina. Un romanzo carico di grazia sulla possibilità di rinascere e di saper perdonare, con un protagonista che ci conquista e ci commuove da subito: perché la sua voce ci arriva con tutta la pienezza dei silenzi e delle verità sussurrate. Roberta Recchia è nata a Roma, è insegnante in una scuola superiore di Roma. Il suo primo romanzo, Tutta la vita che resta, ha avuto uno straordinario successo, e ha vinto, tra gli altri, il premio iO Donna “Eroine d’oggi” 2024, ed è stato tradotto in 16 paesi e in Francia e Germania ha già venduto 15.000 copie.