Unicef, la nuova presidente provinciale sarà Alfonsina de Sario
Il Consiglio direttivo di Unicef Italia ha ratificato la nomina di Alfonsina de Sario a Presidente del Comitato provinciale Unicef Foggia, omologando così la votazione dei volontari locali.
LA PRESIDENTE. A fianco dell’Unicef da diversi anni, Alfonsina de Sario, ex funzionario della Polizia di Stato e a capo dell’Ufficio Minori e Vittime Vulnerabili della Questura di Foggia per circa un ventennio, si è ampiamente occupata della protezione dei bambini e degli adolescenti e della promozione dei loro diritti. Ha collaborato con tribunali, procure, università, asl, comuni, scuole, ordini professionali, associazioni, parrocchie e soprattutto famiglie. Anche dopo il suo collocamento in quiescenza si è impegnata promuovendo progetti, collaborazioni, sportelli di ascolto e incontri con gli studenti dialogando con le nuove generazioni attraverso una comunicazione aperta e diretta con loro. Attualmente ricopre l’incarico di responsabile regionale delle Attività dell’Osservatorio Nazionale sul Bullismo e sul Disagio giovanile per la Regione Puglia.
LE PRIME DICHIARAZIONI. “Accolgo quest’incarico – ha dichiarato Alfonsina De Sario - con gioia e soprattutto con un profondo senso di responsabilità. L’infanzia, l’adolescenza non rappresentano per tutti il periodo delle coccole, dell’amore, dell’ascolto e della spensieratezza ed intervenire per ripristinare diritti violati o trascurati è un obbligo che esige attenzione, competenza, passione e alleanze. La mia passata esperienza lavorativa mi sarà di grande aiuto nello svolgimento della mission di Unicef. Oltre ai progetti nazionali già previsti, conto di realizzare nella nostra città ed anche in provincia, eventi in grado di sensibilizzare e mobilitare ancor di più la cittadinanza al rispetto, all’inclusione, alla tolleranza, all’attenzione verso i più fragili. Lavorerò affinchè il nostro Comitato diventi una fucina di idee, collaborazioni e attività, potendo contare sul supporto di un prezioso team multidisciplinare di volontari motivati in grado di sostenere le ragioni dell’Unicef, attraverso l’advocacy e la raccolta fondi”.