L’Unione degli Studenti di Foggia si unisce al coro di protesta contro l’anticipo a luglio dei test per le facoltà a numero chiuso. “L’UDS – si legge in una nota - enuncia fermamente l’ultimo decreto pubblicato dal Ministro dell’Istruzione Profumo, che fissa le date per sostenere i test per accedere alle facoltà a numero programmato, Medicina e Architettura, il 23 e 24 luglio 2013, anticipando di oltre un mese la data classica di svolgimento dei test negli ultimi anni e fissando addirittura per l'8, 9 e 10 aprile 2014 la data per l'anno successivo”.
A VANTAGGIO DI POCHI. Come studentesse e studenti – prosegue la nota - riteniamo che questo inaccettabile decreto sia l'ennesimo attacco alla possibilità di tanti studenti di accedere all'Università. Tutto questo andrà a vantaggio di chi potrà permettersi ripetizioni private e costose preparazioni ai test; inoltre - dimezzando in questo modo i tempi - ci domandiamo come potranno prepararsi gli studenti che in molti casi hanno terminato le prove di maturità da una settimana se non da pochi giorni.
I RISCHI CONCRETI. E' evidente il rischio che migliaia di studenti non possano partecipare al test o non riescano a prepararsi in tempo. Il decreto recentemente pubblicato – si sottolinea - identifica solamente le date e rimanda ad un decreto successivo i contenuti di questi test e le modalità delle prove annesse, riteniamo profondamente sbagliato che ancora prima di definire le modalità e sopratutto i contenuti su cui verranno valutati i partecipanti vengano stabilite le date anticipate. Esiste un rischio concreto che le persone non riescano a prepararsi quest'anno e in particolare l'anno prossimo quando le prove si svolgeranno ad aprile. Inoltre non comprendiamo come si continui a sostenere e a difendere uno strumento come quello dei test d'ingresso che ha mostrato tanti limiti in questi anni e si prosegua a limitare l'accesso a tanti corsi di laurea legittimando i numeri chiusi. Si tratta, a nostro giudizio – spiegano dall’Uds - dell'ennesimo blitz del ministro Profumo. In questi giorni gli studenti universitari sono riusciti a bloccare il decreto sul diritto allo studio che avrebbe impedito a migliaia di studenti di proseguire gli studi ma sembra evidente come il Ministro non accenni a fermarsi nella sua opera di attacco al futuro di migliaia di studenti.
L’AUSPICIO. Ci auguriamo – conclude la nota - che Profumo chiarisca subito questa situazione. Dal nostro canto faremo tutto il possibile, entro i limiti legali, per informare gli studenti del decreto e protestare energicamente con l'obiettivo che il Ministro torni immediatamente indietro su questa decisione.