Il nuovo corso del rettore Maurizio Ricci, alla guida dell'università di Foggia dallo scorso novembre, sceglie la via della scarsa trasparenza. Nella riunione di oggi, infatti, il Senato accademico dell'ateneo foggiano ha deliberato di non prevedere più la trasmissione in diretta streaming delle proprie riunioni, di fatto interrompendo un'abitudine improntata alla trasparenza instaurata dal precedente rettore Volpe.
NO ALLA TRASPARENZA. I resoconti delle riunioni dll'organo di governo saranno pubblicati regolarmente in formato cartaceo, tuttavia la nuova modalità non consentirà quanto meno un'informazione tempestiva dei provvedimenti deliberati. Una decisione scarsamente comprensibile di cui non si conoscono i motivi ma che però certamente stride con la visione di amministrazione trasparente che le nuove normative stanno imponendo anche a livello locale. E soprattutto stride con uno dei primi atti firmato dall’amministrazione Ricci, che ribattezzammo “rivoluzione sobria”, riferita in particolare all’obbligo di dimissioni in caso di candidatura alle elezioni politiche.
VOLPE: “VINCE IL PENSIERO UNICO”. Sull'eliminazione della diretta streaming è intervenuto in prima persona l'ex rettore Giuliano Volpe che, oltre a dirsi dispiaciuto della "novità", sulla sua bacheca facebook si è lasciato andare ad un commento neanche tanto morbido: “Da oggi l'università è un po' meno trasparente. Mi dispiace molto dover dire queste cose della mia università ma non riesco a tacere e ad assistere silente al silenzio imperante e all'affermazione del pensiero unico”.