Stampa questa pagina
  • Pubblicata il: 15/10/2016 13:19:59

Unifg, arriva il terzo 'no' al corso di laurea in Archeologia. La denuncia di Volpe: “Così mi estromettono”

“Per il terzo anno consecutivo il consiglio di Dipartimento Beni Culturali dell'Università di Foggia boccia l'istituzione di una laurea magistrale in Archeologia. Con questo atto la mia estromissione e il mio 'allontanamento' dall'università che ho contribuito a costruire diventano definitivi. E ciò mi addolora molto”.

ANCORA UN NO. L'ex rettore dell'ateneo foggiano, Giuliano Volpe, contesta la decisione del consiglio di negare l'istituzione del corso di Laurea in 'Archeologia e Comunicazione per la valorizzazione del patrimonio culturale' e muove dubbi sui reali motivi alla base del diniego. Già nel 2014 il Senato Accademico aveva chiuso il corso di Archeologia, all'epoca ufficialmente per mancanza del numero minimo di iscritti. In questo caso, tuttavia, la giustificazione non convince Volpe.

LA DENUNCIA. “ Si tratterebbe di presunti motivi tecnici: ritardo nella presentazione della documentazione, mancanza di alcuni elementi, forzature nella valutazione 'oggettiva' di certi parametri – fa sapere l'attuale presidente del Consiglio Superiore dei beni culturali. In realtà – continua – siamo di fronte a motivazioni tecniche che mascherano scelte politiche. Discutevamo di questo progetto dall'inizio dell'anno, ne abbiamo parlato in consiglio molte volte, abbiamo accolto, anche a malincuore, molti compromessi, riducendo le discipline archeologiche e inserendo altre discipline. Si era giunti ad una laurea innovativa, inclusiva di altri saperi e di altre discipline (economiche, giuridiche, antropologiche, scientifiche, tecnologiche). Nulla è servito”.

“FATTO FUORI”. “Avrei preferito almeno la franchezza di dire esplicitamente che non vogliono archeologia e beni culturali in Unifg!" sbotta Volpe. "Del resto la dimostrazione di questa volontà è talmente evidente da tante decisioni prese in questi ultimi tre anni che è impossibile sostenere il contrario. Così facendo – continua l'ex rettore – si decreta di fatto la fine definitiva di una possibilità di alta formazione nel settore dei beni culturali nell'Università di Foggia. Praticamente un suicidio in un territorio come la Daunia. E dire che nel suo atto istitutivo questa università dichiara di avere tra i suoi settori prioritari anche i beni culturali. Il tutto – accusa Volpe – nel silenzio totale e con la complicità di certi 'colleghi'. Con questo atto la mia estromissione dall'università diventa definitiva”.

di Michele Gramazio