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  • Pubblicata il: 02/10/2021 11:15:15

Da Milano in vacanza al sud, ammaliata dal Gargano: “Foggia è come un pavone, aspetta solo chi vuole vederla bella”

Per la prima volta nella terra di origine dei suoi genitori

Mi chiamo Martina, ho 20 anni, sono nata e vivo a Milano. I miei genitori, invece, sono cresciuti in Puglia, e più precisamente a Foggia e a Bari. Quest’estate abbiamo deciso di visitare il Gargano e i suoi paesaggi che fanno da sfondo a quelle storie d’infanzia che mamma e papà mi hanno raccontato all’infinito. Devo ammetterlo, ero abbastanza scettica ma poi mi sono ritrovata in posti meravigliosi”.

IL MANIFESTO. Inizia così la lettera della giovane nata e cresciuta nell’industriosa Lombardia ma con un ascendente pugliese, terra di origine di entrambi i suoi genitori. Da parte sua prima la diffidenza, a causa delle cronache non proprio incoraggianti che giungono dalla Capitanata, poi un amore a prima vista durante le vacanze della scorsa estate che l’hanno condotta per la prima volta sul Gargano. La lettera giunta in redazione rappresenta così un manifesto più efficace di qualsiasi campagna pubblicitaria nel promuovere il territorio foggiano, proprio nel momento in cui, con l'inizio dell'autunno, si traccia il bilancio della stagione estiva.

LA LETTERA E LA MAGIA.Sono molto orgogliosa della mia Milano – continua la lettera di Martina - e le storie che conoscevo di Foggia e della sua provincia non costituivano un vanto per la città e i suoi abitanti. Poi un giorno mi sono ritrovata in un posto che mi ha fatto pensare di essere in un’altra dimensione.
Ero alle isole Tremiti. L’acqua era talmente limpida che potevo vederne ognuno dei suoi abitanti marini, delle sue rocce, ogni singolo granello di sabbia.
Ho visto Vieste, con il suo bianco centro storico a strapiombo sul mare, le sue spiagge immense, le sue intime calette; e ho sognato Cristalda e Pizzomunno che si amavano a fianco dell’imponente scoglio che fa da guardia alla città.
Ho camminato tra le casette blu e bianche di Peschici, e mi sembrava di essere in un presepe con vista sul mare. E poi ho assaggiato le orecchiette, i taralli, le cozze ripiene, l’olio, la mozzarella.. e vi garantisco che lì, avevano tutt’altro sapore. E così mi sono chiesta da dove fosse giunta in me un’idea così negativa di Foggia e della sua provincia.
Le cose che vi ho descritto, ci tengo a specificarlo, non si trovano in Sicilia, Sardegna, o in qualche posto da sogno al di fuori dell’Italia; Vieste, Peschici, le isole Tremiti: fa tutto parte della provincia di Foggia.
Esatto, la stessa Foggia che da anni occupa sempre le ultime posizioni per qualità della vita in Italia e di cui si sentono spesso notizie negative al telegiornale, ha un patrimonio immenso che aspetta solo di essere maggiormente valorizzato.
E così ho capito che Foggia è un pavone. Avete presente i pavoni, no? Questi animali sono così sgraziati e goffi, che non riescono nemmeno a prendere il volo. Poi però, per corteggiare le femmine, aprono le loro piume come un grande ventaglio colorato, e diventano gli animali più belli del mondo. Ecco forse Foggia, proprio come i pavoni, sta solo aspettando l’arrivo di qualcuno, che possa riuscire a mostrare a tutti quanto siano belle le sue piume colorate.
E in quel momento, finalmente, prenderà il volo"
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di Redazione