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  • Pubblicata il: 06/05/2013 11:14:01

Vandali a Giurisprudenza, la replica di Area Nuova: "Indignati dalle accuse contro di noi"

La lettera del coordinatore Vincenzo Padalino

In riferimento all’articolo pubblicato venerdì dalla vostra redazione in merito all’aula vandalizzata al Dipartimento di Giurisprudenza, io sottoscritto Vincenzo Padalino, in qualità di coordinatore dell’Associazione Studentesca Area Nuova, ho l’obbligo morale di tutelare tutti  i nostri associati e il buon nome della nostra associazione dalle accuse che l’articolo, finemente elaborato, lascia presumere. 
 
L’associazione Area Nuova rappresenta la maggioranza ASSOLUTA degli studenti universitari, e non solo nel Dipartimento in questione, ma anche in tutti gli altri, per non parlare degli Organi Centrali in cui occupa il 100% dei posti riservati agli studenti. Area Nuova non attua alcuna POLITICA atta a garantire lo “status quo”. La maggioranza è data dal più alto strumento democratico esistente: il VOTO. È chiaro intendere che la nostra associazione non si sente antagonista di nessuno, tanto meno si sente infastidita da chi che sia, in quanto da sempre, cioè dal lontano 1994, il nostro unico obiettivo, nonché il nostro vero punto di forza sono i diritti degli studenti, gli stessi studenti che, tramite il voto, ci hanno riconosciuti come i più competenti, trasparenti e degni di fiducia.
 
In merito alla faziosità dell’articolo in questione, anche la forma lascia a desiderare: sottile, la scelta di evidenziare in grassetto maiuscolo alcune frasi come a lanciar la monetina e poi sottrarre la mano, dire e non dire, avvicinarsi alla diffamazione e subito allontanarsi parando da questa, intervistato e intervistatore. Questi non sono giochi a cui siamo abituati. Non abbiamo confidenza con le mezze accuse lanciate in aria. Ribadisco ciò che ho esplicitato prima: noi siamo trasparenti. Denunciamo se sappiamo o abbiamo le prove, non infanghiamo per la vana gloria. Io, in quanto componente della commissione citata, (tra l’altro erroneamente) e avendo seguito l’intera faccenda, mi sento offeso, in quanto accusato di boicottaggio. Se fosse vero quanto racconta l’intervistato, in questi due anni gli studenti non avrebbero usufruito di ulteriori fondi per le borse di studio, dei part-time, dei progetti erasmus, dei premi di laurea, dei corsi pet ed ecdl e tanto altro ancora.
 
Mi sento inoltre in dovere di comunicare all’intera commissione le accuse ricevute e di decidere nei giorni a venire di prendere i dovuti provvedimenti. Sono fortemente indignato da un gioco di vittimismi finalizzato ad ottenere riflettori e protezioni da non si sa chi. 
E’ chiaro che l’associazione Area Nuova prende le distanze da atti di questo genere e li condanna, in quanto non è con la violenza che si riesce ad ottenere qualcosa.
 
Inoltre per ben due volte la nostra sede del Dipartimento di Giurisprudenza è stata forzata e il gabbiotto che possediamo presso il Dipartimento di Scienze Mediche Chirurgiche scassinato, eppure non abbiamo dato notizia dei fatti se non tramite denuncia ufficiale alle autorità competenti, non cercando di ottenere visibilità su giornali o altro.    
 
Tra l’altro se vi è stato un episodio simile in ottobre come mai non se ne è saputo nulla??
Questa volta però si parla di status quo, di un atto di “matrice politica”, ma allora abbiamo ragione noi che da sempre predichiamo che la POLITICA deve stare FUORI dalle università?!? 
Area Nuova si sente comunque lesa, in quanto la frase conclusiva dell’articolo crediamo che lasci veramente il tempo che trova. Per questo, nelle prossime ore, intraprenderemo le vie che la legge opportunamente prevede, sperando, una volta per tutte di metter fine a queste “pagliacciate”. 
Non è con presunte accuse che si costruisce un’università  migliore.
Vi chiediamo quindi, in qualità di rappresentanti degli studenti, di lasciarci lavorare per il bene del nostro Ateneo.
 
Vincenzo M. Padalino
Riceviamo e pubblichiamo una nota di Vincenzo M. Padalino, coordinatore dell'associazione studentesca Area Nuova, in riferimento a un articolo apparso qualche giorno fa, sull'aula vandalizzata al Dipartimento di Giurisprudenza
 
In riferimento all’articolo pubblicato venerdì dalla vostra redazione in merito all’aula vandalizzata al Dipartimento di Giurisprudenza, io sottoscritto Vincenzo Padalino, in qualità di coordinatore dell’Associazione Studentesca Area Nuova, ho l’obbligo morale di tutelare tutti  i nostri associati e il buon nome della nostra associazione dalle accuse che l’articolo, finemente elaborato, lascia presumere. 

L’associazione Area Nuova rappresenta la maggioranza ASSOLUTA degli studenti universitari, e non solo nel Dipartimento in questione, ma anche in tutti gli altri, per non parlare degli Organi Centrali in cui occupa il 100% dei posti riservati agli studenti. Area Nuova non attua alcuna POLITICA atta a garantire lo “status quo”. La maggioranza è data dal più alto strumento democratico esistente: il VOTO. È chiaro intendere che la nostra associazione non si sente antagonista di nessuno, tanto meno si sente infastidita da chi che sia, in quanto da sempre, cioè dal lontano 1994, il nostro unico obiettivo, nonché il nostro vero punto di forza sono i diritti degli studenti, gli stessi studenti che, tramite il voto, ci hanno riconosciuti come i più competenti, trasparenti e degni di fiducia. In merito alla faziosità dell’articolo in questione, anche la forma lascia a desiderare: sottile, la scelta di evidenziare in grassetto maiuscolo alcune frasi come a lanciar la monetina e poi sottrarre la mano, dire e non dire, avvicinarsi alla diffamazione e subito allontanarsi parando da questa, intervistato e intervistatore. Questi non sono giochi a cui siamo abituati. Non abbiamo confidenza con le mezze accuse lanciate in aria. Ribadisco ciò che ho esplicitato prima: noi siamo trasparenti. Denunciamo se sappiamo o abbiamo le prove, non infanghiamo per la vana gloria. Io, in quanto componente della commissione citata, (tra l’altro erroneamente) e avendo seguito l’intera faccenda, mi sento offeso, in quanto accusato di boicottaggio. Se fosse vero quanto racconta l’intervistato, in questi due anni gli studenti non avrebbero usufruito di ulteriori fondi per le borse di studio, dei part-time, dei progetti erasmus, dei premi di laurea, dei corsi pet ed ecdl e tanto altro ancora.
Mi sento inoltre in dovere di comunicare all’intera commissione le accuse ricevute e di decidere nei giorni a venire di prendere i dovuti provvedimenti. Sono fortemente indignato da un gioco di vittimismi finalizzato ad ottenere riflettori e protezioni da non si sa chi. E’ chiaro che l’associazione Area Nuova prende le distanze da atti di questo genere e li condanna, in quanto non è con la violenza che si riesce ad ottenere qualcosa.
Inoltre per ben due volte la nostra sede del Dipartimento di Giurisprudenza è stata forzata e il gabbiotto che possediamo presso il Dipartimento di Scienze Mediche Chirurgiche scassinato, eppure non abbiamo dato notizia dei fatti se non tramite denuncia ufficiale alle autorità competenti, non cercando di ottenere visibilità su giornali o altro.    
Tra l’altro se vi è stato un episodio simile in ottobre come mai non se ne è saputo nulla??Questa volta però si parla di status quo, di un atto di “matrice politica”, ma allora abbiamo ragione noi che da sempre predichiamo che la POLITICA deve stare FUORI dalle università?!? Area Nuova si sente comunque lesa, in quanto la frase conclusiva dell’articolo crediamo che lasci veramente il tempo che trova. Per questo, nelle prossime ore, intraprenderemo le vie che la legge opportunamente prevede, sperando, una volta per tutte di metter fine a queste “pagliacciate”. Non è con presunte accuse che si costruisce un’università migliore. Vi chiediamo quindi, in qualità di rappresentanti degli studenti, di lasciarci lavorare per il bene del nostro Ateneo.
Vincenzo M. Padalino

di Redazione