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  • Pubblicata il: 30/05/2014 21:23:02

Vinelli, il boom di preferenze è solo l'inizio: "La lista Miranda sarà un laboratorio politico"

Il più suffragato tra i suoi con 582 preferenze

Tra premi di maggioranza e cervellotici calcoli matematici, non è ancora sicuro di avere il posto nel prossimo consiglio comunale. Ma in attesa del ballottaggio, l’avvocato Valerio Vinelli può ritenersi più che soddisfatto dall’esito delle urne e gustarsi il primato nella lista collegata a Luigi Miranda, con i suoi 582 voti.
IL GRUPPO COMPATTO. Ed è proprio al suo candidato sindaco, tra le rivelazioni dell’ultima tornata elettorale, che Vinelli riconosce il primo merito per questo boom di preferenze. “La ricetta vincente – spiega Vinelli – è stata senz’altro la presenza di un gruppo guidato da un giovane che si è sempre distinto per serietà, competenza e forza di volontà”. Caratteristiche che Vinelli non fa difficoltà a riscontrare in tutti i 32 candidati consiglieri: “Oltre ad esserci un’amicizia tra diversi di noi – sottolinea Vinelli – c’era un elemento ulteriore che faceva da collante alla lista: eravamo, e siamo, trentadue persone che nel proprio percorso di vita hanno avuto esperienze con l’associazionismo e hanno operato per il bene della città, spassionatamente”.
IL LABORATORIO POLITICO. “In sostanza – spiega Vinelli – posso assicurare che quello che ho ricevuto, insieme agli altri della lista, è un voto di stima e di fiducia, per ciò che abbiamo già dimostrato di saper fare nella nostra vita e nella nostra storia professionale”. Del resto, quella presentata da Miranda è stata una delle liste con l’età media più bassa e Vinelli, a tal proposito, fa suo un appello: “I giovani che sono entrati o stanno per entrare in consiglio comunale sono ancora pochi - evidenzia – e io spero che siano in tanti ad avvicinarsi ulteriormente alla politica. Eppure candidati giovani in queste elezioni non mancavano, bisogna ammetterlo, ma riuscire nell’impresa di farsi eleggere in così poco tempo non è semplice. Ecco perché abbiamo deciso che la nostra lista sfocerà ora in un laboratorio politico giovanile. Non basta essere avere la carta d’identità per dimostrare di essere giovane e pretendere il proprio spazio, ma è necessario anche intraprendere un percorso per non essere tacciati di superficialità e assenza di idee”.

di Redazione