I Carabinieri del Comando Provinciale di Foggia, supportati in fase esecutiva da personale della Polizia Penitenziaria, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di Custodia Cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Foggia su richiesta di quella Procura della Repubblica, nei confronti di 10 appartenenti alla Polizia Penitenziaria in servizio presso la locale casa circondariale, ritenuti a vario titolo responsabili in concorso dei reati aggravati di tortura,
abuso d’ufficio, abuso di autorità contro arrestati o detenuti, omissione d’atti d’ufficio, danneggiamento, concussione, falsità ideologica commessa da un pubblico ufficiale in atti pubblici, soppressione, distruzione e occultamento di atti veri.
IL PESTAGGIO. Le indagini - condotte sotto la direzione della Procura della Repubblica dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Foggia e da personale della Polizia Penitenziaria - hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti degli indagati, indiziati di aver partecipato a vario titolo a un violento pestaggio, compiuto l’11 agosto 2023 presso quell’istituto carcerario nei confronti di due detenuti. Contestualmente all’aggressione, due detenuti sarebbero stati inoltre arbitrariamente sottoposti a misure di rigore non consentite.
I FALSI VERBALI. Nel corso delle investigazioni sarebbe stata documentata la predisposizione e la sottoscrizione di atti falsi finalizzati a celare le violenze perpetrate e a impedire che venissero emesse a carico delle persone offese le diagnosi delle lesioni riportate. Sarebbero state, inoltre, accertate minacce e promesse di ritorsioni attraverso le quali due indagati avrebbero costretto le vittime a sottoscrivere falsi verbali di dichiarazioni, in cui fornivano una versione dei fatti smentita dagli esiti delle indagini.