"Vite a colori" in ospedale: donazione di libri per i piccoli pazienti di Oncologia
Possono le righe di un racconto, le vignette di un supereroe, le pagine di un’opera
letteraria famosa come le avventure di un personaggio di fantasia rimarginare le
ferite di chi è ricoverato in un reparto, mentre cerca di ritrovare la sua “normalità”,
di vincere una sua personalissima battaglia contro il dolore, il disagio, la solitudine?
È la scommessa che vuole affrontare una nuova iniziativa intitolata "Vite a colori" che vedrà, infatti, impegnati i clownterapisti del Cuore Foggia e il filosofo della
comunicazione e giornalista Carmine Castoro per la consegna di tre librerie: appuntamento presso i
reparti di Oncologia con il professor Landriscina e Neuropsichiatria Infantile con la
dottoressa Polito del Policlinico di Foggia il 26 Luglio, e presso il reparto di
Oncologia dell’Ospedale Masselli Mascia di San Severo il 25 luglio alla presenza del
dottor Lombardi.
LA DONAZIONE. Le librerie rappresentano un piccolo angolo di lettura, grazie alla generosa
donazione di Carmine Castoro che ha appena terminato l’anno accademico presso il
DEMeT di Foggia come professore incaricato di Semiotica dei linguaggi digitali e di
Sociologia dell’industria culturale, e che ha deciso di regalare raccolte di fumetti per i bambini della Neuropsichiatria
infantile, e romanzi, saggi e tanti altri titoli, per un totale di più di 200 volumi, da
leggere, sfogliare, consultare, usare come fonte di apprendimento ma soprattutto
di distrazione durante la degenza o magari durante il trattamento di chemioterapia
in Oncologia.
L'ASSOCIAZIONE. Cuore Foggia è un’associazione no profit formata da professionisti in area critica e in
psicologia dell’emergenza. Ha sede operativa a Foggia in via Sant’Alfonso de' Liguori
con presidente Jole Figurella e delegazioni in provincia. Attualmente ha 120
volontari attivi e opera in tutti i contesti in cui c’è disagio sia con attività di
protezione civile e sanitaria che con la clownterapia. I Clown Dottori attraverso le
attività di clownerie favoriscono la rielaborazione dell’esperienza ospedaliera in
modo meno traumatico, liberando il paziente, in particolare i bambini, da angosce e
ansie e fungono da riempitivo nei momenti morti di noia, oltre ad offrire supporto
agli operatori sanitari in modo da attivare la relazione con il paziente. Numerosi
sono i progetti realizzati dai clownterapisti , tra i quali spicca “ Dipingiamo
l’Ospedale “: un’iniziativa progettuale che ha come obiettivo quello di decorare i vari
ambienti ospedalieri, non solo per abbellirli con delle immagini ma soprattutto per
renderli più accoglienti sia per i pazienti cui occorre forza e dignità, sia di supporto
ai dottori che devono seguire il paziente e accompagnarlo in un percorso spesso
aspro di cura e guarigione.
UN ANGOLO PER I LIBRI. “La realizzazione di un nuovo piccolo angolo dove mettere a disposizione libri in un
reparto di degenza - sottolinea Jole Figurella, professionista impegnata
quotidianamente tra ambulatorio del blocco operatorio ed elisoccorso - nasce dalla
consapevolezza che la lettura rappresenta veramente un viatico, un 'compagno' di
viaggio lungo la strada della guarigione. Contemporaneamente la presenza 'fisica' del libro nelle corsie tende ad umanizzare l’ambiente ospedaliero, affiancandosi al
pregevole lavoro dei medici e del personale sanitario, come un semplice oggetto che
porta con sé tanti colori, tante sfumature, in nome del benessere fisico, sociale e
culturale”.
L'AIUTO. “So quanto possano essere importanti i libri e anche i fumetti per un percorso di
crescita e di risalita esistenziale – sottolinea il filosofo Castoro -. Il mio gesto è un
modo umile, semplice, ma profondamente simbolico e significativo per cercare di
non far perdere il contatto con la realtà, ma anche con l’immaginazione e l’attività
del pensiero a tante persone sofferenti, giovani e adulti, in attesa di una completa
liberazione dalla sofferenza e di un ritorno agli affetti di ciascuno. Personalmente
sono molto legato al tema della 'malattia' alla quale tanti anni fa ho dedicato la mia
tesi in Filosofia morale all’università di Bari e che ho sempre considerato oggetto di
studio e di riflessione, unitamente a una particolare sensibilità che ho sempre avuto
verso il mondo immenso e inesplorato dell’infanzia e soprattutto dei bimbi che
precocemente soffrono di qualche disturbo grave”.