Zapoj World One Way, ultimo live della rassegna: si celebra la Dea Mefite
Mephitis Ensemble in concerto, l’album in anteprima
Dal crowdfunding per la realizzazione dell’album (con tanto di lancio e intervista su Foggia Città Aperta, LEGGI) alla presentazione in anteprima dei brani che lo compongono, nella città di uno dei quattro musicisti dei Mephitis Ensemble, di scena venerdì 19 aprile, alle ore 22.30, allo Zapoj di Foggia. È la tappa finale di una rassegna che ha risuonato per ben sette volte da febbraio ad aprile nel risto-pub di Via Grecia 36, “Zapoj World One Way”, portando suoni e accostamenti birrari dall’Italia e dal mondo, tutti ad ingresso libero, ritagliando nella periferia del capoluogo dauno un avamposto dedicato all’arte della musica dal vivo.
IL PROGETTO. Sax, percussioni, basso, contrabbasso e chitarre: quattro musicisti, dunque, e una “messa musicale” di gusto squisitamente pagano per raccontare, celebrare e suonare la Dea Mefite. Sembra un invito a una setta segreta, invece è un progetto sonoro straordinariamente vivo e innovativo, in questa sua prima uscita discografica così denominato: “Mephitis – Piccola Raccolta di Brani Mortali”. Ispirato alla leggenda che aleggia attorno alla Valle d’Ansanto, in Irpinia, sede della malefica Dea nonché “bocca dell’inferno” secondo il poeta Virgilio, il progetto accoglie brani originali a metà strada tra worldmusic e jazz, esito di un progetto discografico nato e sostenuto sulla piattaforma “Produzioni dal Basso”. "Abbiamo immaginato di raccontare il mito e la leggenda attraverso la musica e le parole – raccontavano mesi fa i Mephitis – la formula, infatti, sarà quella di una vera e propria messa in onore della Dea: i brani saranno le preghiere con i musicisti nelle vesti di adepti estranei da qualsiasi forma di giudizio”.
I MEPHITIS ENSEMBLE. I membri della band, ciascuno proveniente da varie esperienze sonore, sono: Andrea Marchesino alle chitarre; Matteo Marseglia al sax tenore; Giovanni Scamardella al basso/contrabbasso; Davide Roberto alle percussioni. Quattro artisti provenienti da quattro parti d’Italia differenti, rispettivamente: Foggia, Anzio, Napoli e Andria. L’EP “Piccola Raccolta di Brani Mortali” è stato registrato presso il Combo Studios – produzioni audiovisive di Lucera, ed è in fase di pubblicazione. La band, ultimata la fase di lavorazione discografica, ha dato vita, di recente, ad alcune performance live: a Roma, e negli stessi studi di registrazione lucerini, esibendosi davanti ad un pubblico su invito. Quella allo Zapoj di Foggia è la prima, vera presentazione dei brani contenuti nell’album.
LA RASSEGNA E LA CHICCA IN ARRIVO. Termina così una kermesse che ha divertito e riempito il locale sito alla “Macchia Gialla”, con pienone di pubblico e vari apprezzamenti per le varie performance, tutte orientate verso una certa idea sonora: dal jazz puro in stile Usa di Francesco Palmitessa, in apertura di rassegna, passando per il Pasta Nera Project del pianista Felice Lionetti e per il fyngerstile del virtuoso chitarrista russo Alexandr Misko, punto culminante del ciclo di concerti, senza dimenticare serate più sfrenate di irish e balcan folk (Clan Banlieue e Ziganamama Trio) o, in ultimo, l’etno-jazz raffinato dei salernitani Mediterranean Essential 4et. E in chiusura del mese, fanno sapere i gestori, in occasione dell’International Jazz Day, lo Zapoj accoglierà un dj set tutto dedicato alla celebre musica degli dei, con protagonista l’esperto di black music e dintorni, Vincenzo Altini.