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Neanche inaugurato è già a rischio degrado: storia del nuovo Comando dei Vigili del Fuoco

Occulto (Confsal): "Urgono vigilanza e fondi per terminare i lavori"

Neppure inaugurato, Il nuovo Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Foggia è già a rischio degrado. 
Così come i suoi nuovi arredi e i suoi nuovi strumenti operativi, già acquistati ma tuttora accatastati nell’ex sala mensa dell’attuale Comando in via Fraticelli, in attesa di poter trovare al più presto la loro vera collocazione.
A dipingere pedissequamente questo scenario è Luigi Occulto, segretario provinciale del sindacato Confsal dei Vigili del Fuoco di Foggia. Lui e l’intera squadra operativa del Corpo foggiano sono molto preoccupati.
Il cantiere della futura “casa” dei Vigili del Fuoco sorge in via Napoli, di fronte alla concessionaria Toyota, ed è quasi del tutto terminato. Si tratterebbe soltanto di portare a termine alcune rifiniture e di ultimare la parte logistico-tecnologico della centrale operativa. 
Tuttavia la tranche finale del finanziamento al progetto, e cioè l’ultimo dei 10 milioni di euro destinati dal Ministero dell’Interno al moderno impianto foggiano, giace bloccato nelle maglie della pianificazione d’intervento statale, forse dirottato, al momento, verso altre “priorità” nazionali, né si conoscono notizie certe in merito a quando questi fondi arriveranno.
Nell’ispezione dello scorso maggio, l’ingegner Dante Pellicano, funzionario (peraltro foggiano) del Ministero dell’Interno, inviato a supervisionare lo stato dei lavori della nuova centrale, aveva comunicato ai Vigili del capoluogo dauno la brutta notizia, garantendo, pur tuttavia, massima solerzia da parte sua nel sollecitare il reperimento dei soldi necessari all’apertura del futuro Comando foggiano. 
Durante l’ispezione era stato inoltre ravvisato un errore nell’esecuzione dell’impianto di scarico dei liquami, a cui si dovrà necessariamente trovare un rimedio “posticcio”, che, in futuro, in termini di manutenzione, potrà costare più dell’originale.
Nel frattempo, in tutti i modi, il termine di consegna dell’opera pubblica è scaduto il 31 agosto scorso, secondo appello di una previsione che in prima istanza era stata fissata addirittura al 2013. 
Risultato: il nuovo Comando dei Vigili del Fuoco di Foggia, ora giace lì, sigillato e incustodito. La ditta titolare del cantiere ha portato via con sé le chiavi e  la vigilanza che forniva quotidianamente all’area. 
E dunque il Comando foggiano nuovo di zecca, ora in preda all’abbandono, è entrato nel mirino di vandali e ladri, come dimostrano i rumori notturni al suo interno, segnalati più volte dai confinanti dell’area in soli 15 giorni di “vacatio regni”.
La Prefettura di Foggia ha dato l’ok per il pattugliamento della zona una volta al giorno, ma “l’accesso” più a rischio è la rete di sbarramento di 1 metro soltanto,  dunque facilmente scavalcabile, e che, per di più, non affaccia sulla strada. 
Nemmeno gli stessi Vigili del Fuoco possono ispezionare i nuovi locali, se non previa autorizzazione della ditta costruttrice.  
 Sperano, allora, che il cambio di guardia al vertice possa portare un vento migliore.   
Proprio oggi, infatti, Carlo Federico (napoletano, fino a ieri di stanza a Brindisi) diventa il nuovo comandante della caserma di via Fraticelli e va a sostituire Michele Di Tullio, che andrà a dirigere, invece il Corpo dei Vigili del Fuoco di Benevento. 
Sull’operato di Di Tullio al Comando foggiano, Luigi Occulto esprime più di una perplessità riguardo all’impegno messo in campo affinché la realizzazione della nuova caserma vada a buon fine.
L’altra frecciata di Occulto va diritta al Ministero dell’interno: “A Roma stanno avendo poca considerazione per noi. In altre città del Nord i cantieri dei Comandi in costruzione sono più indietro del nostro, pur tuttavia non mi stupirei affatto se ricevessero prima di noi i sovvenzionamenti per rendere operative le nuove sedi. E non mi stupirei se dietro tutto questo giocassero particolari accordi politici o rapporti di forza sindacale”.
L’auspicio di Occulto (il cui sindacato si batte da tempo per la realizzazione in tempi rapidi della nuova struttura) è che il comandante Federico sappia fare meglio di Di Tullio per dirimere la complessa vicenda che in questo momento sta tenendo sotto scacco la futura centrale dei Vigili del Fuoco di Foggia. 
 “Auspichiamo – conclude Occulto - più impegno da parte del nuovo dirigente nel sollecitare il prefetto di Foggia e il Ministero affinché trovino un’immediata soluzione per la custodia temporanea della centrale in fase di ultimazione e affinché accelerino il processo di reperimento dei fondi per il completamento della stessa”.
Il nuovo Comando dei Vigili del Fuoco rischia, in sostanza, di diventare un altro spiacevole caso record in materia di pubblica edilizia cittadina. 
Una nuova “cattedrale nel deserto”, in una città dove l’annosa questione della custodia delle strutture pubbliche è diventata una delle più scabrose testimonianze di mala-amministrazione. 
In una città dove l’abbandono e lo stupro subìti in questi anni (solo per citare gli ultimi eclatanti esempi) dal Teatro Mediterraneo e dalla scuola media De Sanctis gridano ancora vendetta.
 
 
 
 
 
 
 
 
Neppure inaugurato, il nuovo Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Foggia è già a rischio degrado. Così come i suoi nuovi arredi e i suoi nuovi strumenti operativi, già acquistati ma tuttora accatastati nell’ex sala mensa dell’attuale Comando in via Fraticelli, in attesa di poter trovare al più presto la loro vera collocazione.
A dipingere pedissequamente questo scenario è Luigi Occulto, segretario provinciale del sindacato Confsal dei Vigili del Fuoco di Foggia. Lui e l’intera squadra operativa del Corpo foggiano sono molto preoccupati.
IL BLOCCO DEI FONDI MINISTERIALI. Il cantiere della futura “casa” dei Vigili del Fuoco sorge in via Napoli, di fronte alla concessionaria Toyota, ed è quasi del tutto terminato. Si tratterebbe soltanto di portare a termine alcune rifiniture e di ultimare la parte logistico-tecnologica della centrale operativa. 
Tuttavia la tranche finale del finanziamento al progetto, e cioè l’ultimo dei 10 milioni di euro destinati dal Ministero dell’Interno al moderno impianto foggiano, giace bloccato nelle maglie della pianificazione d’intervento statale, forse dirottato, al momento, verso altre “priorità” nazionali, né si conoscono notizie certe in merito a quando questi fondi arriveranno.
RISULTATI DELL'ISPEZIONE. Nell’ispezione dello scorso maggio, l’ingegner Dante Pellicano, funzionario (peraltro foggiano) del Ministero dell’Interno, inviato a supervisionare lo stato dei lavori della nuova centrale, aveva comunicato ai Vigili del capoluogo dauno la brutta notizia, garantendo, pur tuttavia, massima solerzia da parte sua nel sollecitare il reperimento dei soldi necessari all’apertura del futuro Comando foggiano. 
Durante l’ispezione era stato inoltre ravvisato un errore nell’esecuzione dell’impianto di scarico dei liquami, a cui si dovrà necessariamente trovare un rimedio “posticcio”, che, in futuro, in termini di manutenzione, potrà costare più dell’originale.
Nel frattempo, in tutti i modi, il termine di consegna dell’opera pubblica è scaduto il 31 agosto scorso, secondo appello di una previsione che in prima istanza era stata fissata addirittura al 2013. 
STRUTTURA IN PREDA ALL'ABBANDONO. Risultato: il nuovo Comando dei Vigili del Fuoco di Foggia, ora giace lì, sigillato e incustodito. La ditta titolare del cantiere ha portato via con sé le chiavi e la vigilanza che forniva quotidianamente all’area. 
E dunque il Comando foggiano nuovo di zecca, ora in preda all’abbandono, è entrato nel mirino di vandali e ladri, come dimostrano i rumori notturni al suo interno, segnalati più volte dai confinanti dell’area in soli 15 giorni di “vacatio regni”.
La Prefettura di Foggia ha dato l’ok per il pattugliamento della zona una volta al giorno, ma “l’accesso” più a rischio è la rete di sbarramento di 1 metro soltanto,  dunque facilmente scavalcabile, e che, per di più, non affaccia sulla strada. 
Nemmeno gli stessi Vigili del Fuoco possono ispezionare i nuovi locali, se non previa autorizzazione della ditta costruttrice.   
IL CAMBIO DI GUARDIA AL VERTICE. Le tute arancio foggiane addette alla sicurezza pubblica sperano, allora, che il cambio di guardia al vertice possa portare un vento migliore.   
Proprio oggi, infatti, Carlo Federico (napoletano, fino a ieri di stanza a Brindisi) diventa il nuovo comandante della caserma di via Fraticelli e va a sostituire Michele Di Tullio, che andrà a dirigere, invece il Corpo dei Vigili del Fuoco di Benevento. 
Sull’operato di Di Tullio al Comando foggiano, Luigi Occulto esprime più di una perplessità riguardo all’impegno messo in campo affinché la realizzazione della nuova caserma andasse a buon fine.
"DIMENTICATI A ROMA". L’altra frecciata di Occulto va diritta al Ministero dell’interno: “A Roma stanno avendo poca considerazione per noi. In altre città del Nord i cantieri dei Comandi in costruzione sono più indietro del nostro, pur tuttavia non mi stupirei affatto se ricevessero prima di noi i sovvenzionamenti per rendere operative le nuove sedi. E non mi stupirei se dietro tutto questo giocassero particolari accordi politici o rapporti di forza sindacale”.
L'APPELLO DI OCCULTO: "URGONO CUSTODIA, VIGILANZA E FONDI". L’auspicio di Occulto (il cui sindacato si batte da tempo per la realizzazione in tempi rapidi della nuova struttura) è che il comandante Federico sappia fare meglio di Di Tullio per dirimere la complessa vicenda che in questo momento sta tenendo sotto scacco la futura centrale dei Vigili del Fuoco di Foggia.  “Auspichiamo – conclude Occulto - più impegno da parte del nuovo dirigente nel sollecitare il prefetto di Foggia e il Ministero affinché trovino un’immediata soluzione per la custodia temporanea della centrale in fase di ultimazione e affinché accelerino il processo di reperimento dei fondi per il completamento della stessa”.


NUOVA "CATTEDRALE NEL DESERTO"?. Il nuovo Comando dei Vigili del Fuoco rischia, in sostanza, di diventare un altro spiacevole caso record in materia di pubblica edilizia cittadina. 
Una nuova “cattedrale nel deserto”, in una città dove l’annosa questione della custodia delle strutture pubbliche è diventata una delle più scabrose testimonianze di mala-amministrazione. 
In una città dove l’abbandono e lo stupro subìti in questi anni (solo per citare gli ultimi eclatanti esempi) dal Teatro Mediterraneo e dalla scuola media De Sanctis gridano ancora vendetta.
 

di Redazione 


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