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"Non c'è più religione", il cast a Foggia per la presentazione. Bisio e Gassmann: "Stregati dal Gargano"

Il film è secondo ai botteghino. Ennesimo investimento azzeccato di Apulia Film Commisssion

“Non c’è più religione” sbarca a Foggia con la sua corazzata di comicità: Claudio Bisio e Alessandro Gassmann, insieme a Luca Miniero (GUARDA LA VIDEO-INTERVISTA), ieri sera, hanno presentato alla stampa la nuova pellicola girata sul Gargano dal regista di “Benvenuti al Sud”, “Benvenuti al Nord” e “Il boss del salotto”, commedie di successo degli ultimi anni.

SECONDO AL BOTTEGHINO. “Girato nelle meraviglie maestose del Gargano - Isole Tremiti, Monte Sant’Angelo, Siponto, Manfredonia - luoghi di infinite possibilità eppure ancora così autentici, veri e ancora così inesplorati”, secondo le parole degli stessi protagonisti del film in conferenza stampa per il saluto a Foggia, moderato dalla giornalista Michela Ventrella, nella sala convegni del “Cicolella al Viale”, “Non c’è più religione”, uscito nelle sale il 7 dicembre è già secondo in classifica per incassi al botteghino.

IL FILM. E' un film che parla di integrazione, di tutela dell’“umanità”, e dell’importanza di custodirne il senso attraverso le tradizioni. Nella pellicola tutto ruota attorno ad un presepe vivente in crisi per il primo anno nella consolidata tradizione dell’isola, l’Isola di Buio, non-luogo pieno di fascinazione immaginifica, in cui convivono una comunità locale di anziani e una di tunisini. Sull’isola immersa nel Mediterraneo, guidata da un sindaco a trazione nordista, l’età avanzata dell’unico Gesù Bambino richiederà l’aiuto della più florida, e di credo differente, comunità di nord-africani, affinché il presepe non muoia, e con esso un pezzo dell’isola. Nonostante i conflitti tra le comunità e la complessità della convivenza, la commedia è divertente, il finale ottimista, il presepe melting-pot.

IL TAGLIO FAVOLISTICO. Una commedia, quella co-finanziata da Apulia Film Commission con 250mila euro, che riflette su un grande tema attraverso la favola. “Non c’è più religione” è un film ironico, leggero, poetico, aiutato in quest’ultimo aspetto dalle perle naturalistiche del Gargano in cui è racchiuso, “ancora troppo poco conosciute - si è detto durante l’incontro – al grande pubblico”, come testimonia anche lo stupore rivelato da Bisio e Gassmann - lo hanno raccontato - nella scoperta di una terra che prima non conoscevano, vissuta intensamente durante i giorni di set. E da più prospettive, mare e monti, in settimane di riprese in cui “abbiamo potuto apprezzare – hanno detto i due - anche le prelibatezze locali, eccezionali per la varietà, dalla carne al pesce, passando per i troccoli e i funghi”, apprezzatissimi da Gassmann.

IL RICORDO DI LUCIO DALLA. Poesia nel film anche attraverso il ricordo di Lucio Dalla, presente in “Non c’è più religione” attraverso uno dei suoi brani culto in una scena portante. Una dedica non prevista, nata postuma - hanno rivelato Bisio, Gassmann e Miniero - rispetto alla sceneggiatura iniziale, e arrivata con il sentimento trasmesso dalle Isole Tremiti al cast e al regista una volta arrivati sul posto, a cui il cantautore bolognese era intimamente legato”. Così tra i ricordi più belli all’interno del gruppo, resta un intero karaoke, in un dopo-cena sull’isola, dedicato a Dalla, “imprevisto emozionante”, hanno spiegato i protagonisti del film.

IL RUOLO DI DAUNIA PRODUCTION. “Non c’è più religione” è stato coadiuvato da Daunia Production, di Pierluigi e Valentina del Carmine, i due tour manager foggiani, ormai riconosciuti Ciceroni cinematografici, interpreti e attrattori della sensibilità che le produzioni e i loro grandi nomi vogliano esprimere attraverso i luoghi del Foggiano, moderni traghettatori sul grande schermo del fascino di queste terre, dalle ridenti alture del Subappenino ai trabucchi del Gargano, dai campi assolati del Tavoliere ai misteri della Foresta Umbra. Fino alle Cave di pietra di Apricena, dove recentemente Promo Daunia ha catapultato uno come “Vasco Rossi”, per la sua ultima hit, nel viaggio on-the road del video-clip di “Un mondo migliore”, tra l’altro vincitore di un prestigioso premio romano.

APULIA FILM COMMISSION: "UN ALTRO INVESTIMENTO AZZECCATO". Anche per “Non c’è più religione”, dunque, si è lavorato sapientemente sulla rete tecno-logistica, sui casting e sulle location del film, e i risultati si vedono, a dire di Maurizio Sciarra, presidente di Apulia Film Commission, secondo il quale le previsioni concrete sull’indotto economico creato sul territorio dalla pellicola ammonterebbero a 5 volte la somma su essa investita dall’agenzia del cinema pugliese.

PIEMONTESE: "POLITICHE VANTAGGIOSE“. "Bene così, continua il successo, anche economico, di una precisa scelta politica sulla Cultura e sul Turismo che la Regione Puglia porta avanti ormai da qualche anno”, ha chiosato l’assessore regionale al Bilancio, Raffaele Piemontese, compiaciuto che “Non c’è più religione” e i suoi protagonisti abbiano potuto conoscere anche gli splendidi scorci, i panorami mozzafiato, gli abitanti e la gastronomia di Monte Sant’Angelo, il paese, quel meraviglioso presepe di case bianche, quello scrigno di bellezza racchiuso nella roccia che guarda il mare, di cui Piemontese ha rivendicato orgogliosamente le sue origini.

di Fabrizio Sereno


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