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Arrestato caporale: sfruttava lavoratori impegnati nei campi del Foggiano

Intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro con impiego di lavoratore privo del permesso di soggiorno nonché resistenza a pubblico ufficiale. Sono questi i reati per cui Lassana Diakite, da dieci anni in Italia, è stato fermato dai Carabinieri della Compagnia di Foggia nell'ambito di uno specifico servizio di anti-caporalato.

LA FUGA. L’arrestato, classe '67, è stato fermato dai Carabinieri nelle campagne di Manfredonia, in località Amendola, alla guida di un Ford Transit con targa bulgara, poco dopo aver caricato 13 cittadini di origine africana provenienti dalla baraccopoli sorta a ridosso del CARA di Borgo Mezzanone. Alla vista dei carabinieri l’uomo ha tentato anche la fuga, colpendo con calci e pugni i militari, ma è stato immobilizzato. La perquisizione personale e del mezzo ha poi consentito di rinvenire gli appunti attestanti il reclutamento degli extracomunitari, con una minuziosa contabilità riportante nominativi e cifre ad essi associati, che provano una organizzazione "imprenditoriale" nello sfruttamento dei lavoratori assoldati.

LA PAGA. Interrogati dai militari con l’ausilio di un interprete, alcuni hanno dichiarato di essere al primo giorno d’impiego, altri da diverse settimane, e comunque nessuno è stato in grado di specificare il nome del datore di lavoro né il luogo dove prestavano la loro opera. Contestualmente hanno anche ammesso di essere stati reclutati da Diakite, intermediatore con i proprietari dei terreni, che provvedeva a trasportarli in loco con il proprio mezzo: gli accordi prevedevano inoltre che, una volta percepita la paga, una parte sarebbe stata corrisposta a Diakite e che questa sarebbe stata stabilita in base a quanto percepito.

IL TRASPORTO. Il loro trasporto – hanno ricostruito i carabinieri - era effettuato in condizioni lesive della dignità umana oltre che pericolose per l’incolumità dei trasportati e degli altri utenti della strada. Il furgone era anche privo sia della copertura assicurativa che dei documenti di circolazione. A seguito della convalida dell’arresto, Diakite è stato sottoposto alla misura degli arresti domiciliari. Le indagini proseguono per identificare i proprietari dei fondi agricoli che si servivano del lavoro clandestino.

di Redazione 


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