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Assalto armato a capannone del Consorzio di Bonifica: ferito il guardiano, rubati alcuni mezzi

Un assalto armato al Consorzio di Bonifica di Capitanata. Intorno all'1 di notte, il guardiano non armato, dipendente del Consorzio ha infatti segnalato ai carabinieri una rapina, avvenuta circa un'ora prima, presso il capannone deposito mezzi sito in località Montagna spaccata, nell'agro di Cerignola. 

L'AGGUATO. La vittima dell'assalto ha dichiarato che otto o nove persone, con volto coperto e accento locale - tre dei quali armati di fucile -, dopo averlo colpito con un pugno, avevano asportato  il telefono cellulare della vittima, 6 tra autovetture e furgoni, un eurocargo e un escavatore. La vittima, medicata sul posto da personale del 118, ha riportato 15 giorni di prognosi. Niente telecamere sul posto nè GPS sui veicoli asportati. Le ricerche attivate dalla Compagnia Carabinieri di Cerignola hanno consentito di rinvenire un'autovettura, un furgone e l'eurocargo, occultati in un casolare abbandonato. 

IL COMMENTO DI COLDIRETTI. "E' l'ennesimo gravissimo episodio - denuncia Coldiretti Puglia - che testimonia una clima da far west nelle campagne pugliesi dove è a repentaglio l'incolumità stessa di imprenditori agricoli e lavoratori. Chiediamo l'intervento immediato del Ministro dell'Interno, perché va messo in sicurezza il sistema agricolo nelle aree rurali, ormai sottoposto quotidianamente a fenomeni criminosi fuori controllo", tuona Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia. I reati contro il patrimonio (furto, abigeato, usura, danneggiamento, pascolo abusivo, estorsione, ecc) – aggiunge Coldiretti - rappresentano la “porta di ingresso principale” della malavita organizzata e spicciola nella vita dell’imprenditore e nella regolare conduzione aziendale. 

di Redazione 


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