Non c'è pace per Foggia: boato in corso Giannone sveglia la città, attentato estorsivo all'atelier "Inglese"
Divelta la serranda, in frantumi la vetrina esterna. Torna il novembre delle bombe
Ancora una bomba a scopo estorsivo, a distanza di meno di 48 ore dall'ordigno piazzato a Proshop in via Zodiaco (LEGGI): questa volta a finire nel mirino è stato lo storico atelier di abbigliamento "Inglese", in corso Giannone.
DIVELTA LA SERRANDA, IN FRANTUMI LA VETRINA. Il boato è stato avvertito alle 00.43 da molti foggiani e subito è iniziato il tam tam su facebook. Come si può notare dalla foto del reporter Nico Baratta l'esplosione ha divelto parte della serranda e ridotto in pezzi le vetrine esterne del negozio, danneggiando, inoltre, i vetri di una palazzina di fronte e quelli di alcune automobili parcheggiate nelle vicinanze.
SUL LUOGO FORZE DELL'ORDINE E PROPRIETARI IN LACRIME. Sul luogo sono intervenuti i carabinieri. Presente anche una vettura della polizia e un’altra del pronto intervento. Non dovrebbero esserci feriti. A constatare l'accaduto anche i proprietari dell'esercizio commerciale, letteralmente in lacrime.
IL NOVEMBRE DELLE BOMBE. Proprio come l'anno scorso, anche quest'anno, dunque, la malavita foggiana sceglie il mese di novembre, a poco più di un mese da Natale, per inanellare, uno dopo l'altro, i suoi attentati dinamitardi figli del racket.
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.