Carcere di Foggia, l’allarme di Uilpa Polizia Penitenziaria: struttura fatiscente e organico scarso
La proposta del sindacato: “Utilizziamo i detenuti”
"Condizioni limite, oltre la soglia di guardia". Questo il giudizio di Angelo Urso, segretario generale Uilpa Polizia Penitenziaria, Stefano Caporizzi, segretario regionale Uilpa Polizia Penitenziaria, Gino Iacovino e Saverio Ritucci, segretario generale e coordinatore Uilpa Foggia. I rappresentanti sindacali infatti, sono concordi nel dare questa definizione allarmante a seguito della visita dell’Istituto Penitenziario di Foggia, avvenuta nella giornata di ieri, 9 maggio.
STRUTTURA OBSOLETA, ORGANICO INSUFFICIENTE E INCIDENTI. "Il carcere di Foggia ha oltre 30 anni di vita. In questo lungo lasso di tempo, gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria sono stati più frutto di casualità che di una programmazione oculata. Il risultato è una struttura obsoleta, per larghi tratti fatiscente, con sistemi di sorveglianza non all'altezza”: questa la nota congiunta a firma Urso, Caporizzi e Iacovino. “A fronte di una popolazione carceraria di 565 detenuti – sottolineano ancora – il personale dedicato ai servizi di sorveglianza è di 322 unità. Tra malattie e turni oggi erano 246. È evidente si tratta di un organico insufficiente a gestire la pressione di oltre 500 detenuti e sono all'ordine del giorno molti incidenti causati dal sovraffollamento".
LA PROPOSTA: UTILIZZARE I DETENUTI. Di qui arriva una proposta specifica da parte della Uilpa: "Utilizzare i detenuti, attraverso i relativi corsi di formazione che stanno per essere avviati in carcere, per garantire le attività di manutenzione dell'Istituto. Avremmo così il duplice effetto positivo di abbattere i costi e impiegare la popolazione carceraria in lavori di pubblica utilità. Inoltre è importante istallare docce nelle stanze di pernottamento".
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