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Piccoli giornalisti crescono, l'adolescenza raccontata da Chiara Iammarino

E’ l’ alunna Chiara Iammarino della classe 3^ I dell’ I. C. “Foscolo-Gabelli” di Foggia a vincere il premio “Piccoli giornalisti crescono” con il suo articolo/lettera. Il suo è stato il lavoro giudicato migliore tra quelli del mese di febbraio che aveva come tema “L’adolescenza è l’età della spensieratezza e delle scoperte, dei primi amori ma è anche l’età delle insicurezze e dei difficili cambiamenti”. La premiazione è avvenuta giovedi 14 marzo alle ore 11.30 al Pascal alla presenza del Direttore della Città del Cinema Domenico Morsuillo. 

IL CONCORSO. La redazione del giornale scolastico ilSottosopra dell’ITE B. Pascal di Foggia continuerà ad organizzare il concorso giornalistico per i ragazzi della terza classe delle scuole medie della provincia di Foggia anche per il mese di marzo. Il concorso, progettato in collaborazione con Foggia Città Aperta è finalizzato ad avvicinare i giovani al giornalismo e all’arte del raccontare i fatti quotidiani, tramite l’attività di comunicazione, per favorire la formazione e lo sviluppo delle coscienze. 

IL TEMA DI MARZO. In questa prima edizione il Premio ha una scadenza mensile. Intanto ricordiamo il tema del mese di marzo: “Di legale in Italia c’è solo l’ora legale”. (cit. Roberto Benigni). Ritieni che questa frase umoristica rappresenti la condizione della realtà foggiana? È ancora presente il senso della legalità?

IL TEMA VINCITORE. 

Carissimo direttore, sono un adolescente che ha appena 14 anni. Ti scrivo per riflettere un po’ sul mio futuro e sperare che tra qualche anno io possa rileggere, da maggiorenne, questa lettera e vedere me e il mondo intorno a me con contorni meno sfocati di adesso. Le domande che affollano la mia testa sono numerose e diversificate. Chissà se quando rileggerò questa lettera avrò una famiglia tutta mia e se i miei sogni avranno trovato uno spazio concreto nel mondo. L’adolescenza per me oggi è tristezza, felicità, amore, amicizia e fatica. Queste emozioni contrastanti convivono quotidianamente nella mia vita. A volte sto bene, ma altre volte sto male. Ricerco continuamente il mio filo di spensieratezza, quella leggerezza che accompagna l’età della fanciullezza. A scuola ci chiedono quale scuola superiore sceglieremo e quello che noi vorremmo essere nel futuro. Scelte che a noi ora sembrano impossibili da fare; io ancora ho mille dubbi e non mi sembra di avere la risposta "giusta". E formulo a me stessa domande retoriche: «Ti piace quello che stai facendo e ciò che hai già fatto?» Vorrei tanto prevedere cosa mi riservi il futuro, avere uno specchio magico che mi faccia vedere l’adulta che sarò diventata e mi piacerebbe anche ricevere da lei consigli per imbroccare, sin da adesso, la strada giusta. So già che tutto questo è impossibile. In testa ho tanti dubbi e, a volte, per consolarmi, penso che c’è sempre una soluzione per tutto, ma poi, la paura di aver fatto la scelta sbagliata, mi riporta ai miei pensieri e scoppio in un pianto disperato. Altre volte sono più propositiva e riesco a cogliere gli aspetti più belli dell’adolescenza: divertirsi, fantasticare e sognare. Sorridere, anche solo per un secondo, con le mie amiche mi fa sentire meglio, mi fa sentire libera da tutti i miei problemi. Per un attimo le ali dell’amicizia mi fanno ritrovare la felicità, quella verso la quale anelo costantemente. I problemi scompaiono tra le nostre risa e i nostri abbracci. Fantasticare sui nostri primi amori, sognare quel ragazzo meraviglioso che mi ha fatto arrossire: sono tutte emozioni che solo in questo periodo della mia vita posso provare. L'unica cosa che non riesco ad immaginare è come sarò e cosa farò nel futuro, ma per questo non c'è rimedio! Bisogna solo aspettare. Allora mi auguro il meglio, mi auguro di fare un lavoro che mi piaccia e di stare con una persona di cui sono innamorata e che mi ami e rispetti. Mi auguro di viaggiare in tutto il mondo, di ottenere sempre ciò che merito e di raggiungere sempre con onestà e impegno gli obiettivi che mi sono prefissata. MI auguro di vivere, da adulta, in un mondo migliore, perché quello che vedo ora non mi piace per tantissimi aspetti. Anche se ora sono molto confusa, mi sento pronta per continuare a vivere i miei dolci e cari 14 anni. 

(Chiara Iammarino)

di Redazione 


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