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Maltempo, il “5 Stelle" De Lorenzis accusa Delrio: “Puglia abbandonata, Ministero doveva intervenire prima”

L’interrogazione parlamentare del deputato

Sull'ondata di freddo e neve che si è abbattuta in Puglia negli ultimi giorni, bloccando strade, aeroporti e ferrovie, ​interviene anche Diego De Lorenzis, deputato pugliese del M5S in Commissione Trasporti alla Camera, primo firmatario di un'interrogazione al Ministro Delrio.

“MINISTERO POTEVA E DOVEVA INTERVENIRE PRIMA”. “E’ inaccettabile – dichiara De Lorenzis – in un Paese civile che il Ministero dei Trasporti abbia abbandonato la Puglia e le regioni del sud Italia. Nonostante l’eccezionale freddo e le abbondanti nevicate fossero previste da giorni, molte strade statali sono ancora impraticabili. Tutti sapevano – si legge ancora nell’interrogazione – che la Puglia non ha mezzi sufficienti per affrontare tali emergenze: il Ministero, attraverso l’Anas, poteva e doveva intervenire prima delle nevicate, spargendo in via preventiva sale almeno sulle Strade Statali e predisponendo un immediato spiegamento di mezzi spazzaneve.

”ESERCITO E FERROVIE. “Abbiamo interi Comuni ancora completamente isolati tanto da dover richiedere l’intervento dell’esercito! Disagi e disservizi” - aggiunge De Lorenzis - che potevano essere evitati anche sul trasporto ferroviario: le Ferrovie Sud Est che non hanno effettuato adeguate comunicazioni sulle corse dei treni e dei bus, spesso annullate o effettuate con notevoli ritardi, lasciando cittadini nell’incertezza più totale, al freddo e al gelo nelle stazioni.”

E SE LA PRENDE ANCHE CON IL GOVERNATORE DELLA PUGLIA. “Ridicolo e irresponsabile è sicuramente il presidente Emiliano – continua il deputato del Movimento, affondando anche sul Governatore della Puglia – che invece di divulgare i numeri utili per le emergenze, dispiegare i mezzi necessari, ha pubblicato su Facebook il suo numero telefonico, a riprova che siamo in mano a incompetenti narcisisti e che la Regione Puglia a guida PD non è riuscita non solo ad affrontare l’emergenza ma neanche a ridurne significativamente le conseguenze negative per la cittadinanza”.

di Redazione 


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